La Polizia, a seguito dello sbarco di ieri a Pozzallo di 59 migranti provenienti dal centro Africa, ha avviato le indagini per individuare lo scafista e ricostruire quanto accaduto in mare stante la presenza di 5 cadaveri insieme ai superstiti. Dalle attività condotte dagli uomini della Squadra Mobile di Ragusa – con la partecipazione di un’aliquota della Guardia di Finanza di Pozzallo ed una dei carabinieri – è stato possibile appurare che in 145 circa sono partiti dalle coste libiche e quando giunti in acque internazionali il gommone ha iniziato ad imbarcare acqua. Dopo poche decine di minuti il gommone era semi sommerso ed è stato avvistato da un elicottero della Marina Militare che ha lanciato l’allarme. Sul posto per i soccorsi convergevano inizialmente due unità navali, la motovedetta libica e la nave “Sea Watch”.
Molti migranti all’arrivo dei soccorritori erano già annegati, altri venivano subito soccorsi dalla motovedetta libica ed altri ancora, in tutto 59, venivano soccorsi dalla “Sea Watch”. Quest’ultima nave recuperava anche il cadavere di un bambino di 2 anni e mezzo, figlio di una superstite. In supporto giungevano altre navi che recuperavano 4 cadaveri poi trasportati a Pozzallo la sera del 7 novembre. Sono morti tutti per annegamento, così è stato appurato durante l’ispezione cadaverica effettuata dal medico legale inviato dalla Procura di Ragusa con l’assistenza della Polizia Scientifica.
Dal racconto dei migranti è stato possibile appurare che sono partiti in 145 circa dalle coste libiche dopo aver pagato circa 400 dollari cadauno. A seguito del naufragio dovrebbero essere 50 i passeggeri scomparsi in mare. In queste ore la squadra mobile sta effettuando il riconoscimento dei 4 cadaveri attraverso i migranti superstiti che sono assistiti da un team di psicologi. La madre del bambino giunto cadavere è stata dimessa dopo una notte in ospedale per accertamenti ed ha riconosciuto il piccolo riferendo che viaggiavano da soli in quanto il marito era già partito mesi prima.
Le salme sono state trasportate a Modica e Scicli che hanno dato disponibilità alla Prefettura di Ragusa. I migranti nelle prossime ore saranno affidati ai centri individuati dalla Prefettura di Ragusa, mentre la madre del bambino deceduto è già stata affidata ad una struttura protetta.
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