Due casi di tubercolosi nell’agro aversano e tanta apprensione tra quanti hanno avuto contatti con i due pazienti colpiti da questa grave forma di infezione che sembrava definitivamente debellata nel nostro Paese, ma che, in quest’ultimo anno ha fatto registrare una ripresa di casi dovuti, secondo molti, ai flussi migratori da altre nazioni dove questa piaga non è stata debellata del tutto. I bacilli della tubercolosi vengono trasmessi per via aerea, mediante le goccioline di saliva e di muco espulse dal malato con la tosse o con gli starnuti.
Il primo caso ad Aversa. Il secondo a Carinaro, entrambi con un adolescente e un bambino in età da asilo. Uno studente di 17 anni, che frequenta l’istituto scolastico “Gaetano Andreozzi”, al viale Europa di Aversa, ha contratto questa grave malattia polmonare per cause ancora in corso di accertamento da parte delle autorità sanitarie cittadine. Il giovane, che al momento sarebbe ricoverato all’ospedale per malattie infettive “Cotugno” di Napoli, non sarebbe in pericolo di vita, anche se la prognosi, come di prassi in questi casi, è riservata.
Dall’Asl di Caserta solo una dichiarazione secca: “Il dipartimento di prevenzione ha avviato le norme di profilassi previste”. Profilassi relativa soprattutto alle persone che sono state in contatto con il giovane paziente, ossia i familiari più stretti, i suoi docenti e i compagni di classe, anche se presso l’istituto scolastico aversano sono in molti ad avere perplessità perché lo studente potrebbe aver avuto contatto anche con altri che non siano compagni di classe.
“A noi Comune e a me sindaco – ha dichiarato il primo cittadino di Aversa, Enrico De Cristofaro interpellato sul caso – non è stato comunicato nulla, anche se il sindaco è primo responsabile della salute dei cittadini. Conosco la notizia per le voci che girano in città, ma non sono stato investito della vicenda”.
Situazione quasi analoga a Carinaro, dove ad essere stato colpito dal morbo è un bambino di quattro anni di origine magrebina che ha frequentato una delle tre sezioni della locale scuola materna nello scorso mese di settembre, per poi lasciarla. Il bambino è risultato positivo agli accertamenti ed anche per lui si è registrato il ricovero presso l’ospedale “Cotugno”, dove, comunque, non sarebbe in fin di vita, sebbene anche per lui la prognosi sarebbe riservata.
Anche in questo caso è stata attivata l’attività di profilassi prevista. Domani, infatti, saranno sottoposti alla prescritta vaccinazione di tubercolina sia i compagni di classe che le maestre. Anche in questo caso i genitori hanno espresso perplessità sul fatto che non vengano coinvolti nell’attività di profilassi prescritte anche gli alunni e i professori delle altre sezioni di scuola materna.
“Ufficialmente – ha dichiarato da parte sua la sindaca di Carinaro, Annamaria Dell’Aprovitola, ricalcando le affermazioni del suo collega normanno – non sono stata investita della vicenda. Sono stata contattata da alcune mamme che, preoccupate, mi hanno espresso una serie di perplessità. L’unica cosa certa è che venerdì mattina sarà eseguita la vaccinazione del caso a quanti hanno avuto contatti con il piccolo paziente e credo che questa circostanza qualche significato dovrà pure averlo”.
La tubercolosi è una malattia infettiva cronica, denominata anche Tbc, causata da un batterio. Può attaccare qualunque tessuto dell’organismo, ma colpisce con maggiore frequenza i polmoni. Il termine deriva dalla formazione nell’organismo, a seguito dell’infezione, di caratteristiche strutture cellulari, dette tubercoli, in cui i batteri vengono intrappolati ed isolati. La tubercolosi colpisce l’uomo e gli animali da allevamento.