Ha passato dietro le sbarre gran parte della sua vita. Wilbert Jones, della Louisiana (Usa), a 19 anni era stato arresto per sequestro di persona e stupro di un’infermiera. Ora dopo 45 anni e 10 mesi esce dalla prigione. Non perché ha finito di scontare la pena, ma perché non aveva mai commesso il fatto: era stato incarcerato per errore.
Jones durante i quasi 50 anni di carcere si era sempre proclamato innocente. E infatti è finito in prigione per un clamoroso errore giudiziario. Le accuse contro di lui si erano basate totalmente sulla testimonianza dell’infermiera. Inoltre la donna aveva detto alla polizia che l’uomo che l’aveva violentata era “più alto” e “aveva una voce più ruvida” di Wilbert. Ma le forze dell’ordine arrestarono lo stesso il 19enne.
Ora è emerso che a compiere il reato è stato un altro uomo, un pregiudicato già colpevole di un altro stupro e arrestato per rapina. La giustizia dello stato della Louisiana ha impiegato però più di 45 anni per capire di aver commesso un grosso errore.
“Dio mi ha confortato – ha detto Wilbert -. Non sono spaventato, la mia famiglia mi è sempre stata vicina. Il suo primo desiderio da uomo libero è un piatto di Gumbo (una pietanza tipica della Lousiana)”.