Giovedì 23 novembre, al seminario vescovile di Aversa, con il patrocinio morale del Comune, si è tenuto un convegno dal titolo “Sviluppo del territorio e patrimonio culturale. Prospettive di valorizzazione e modelli organizzativi” organizzato dal Rotary Club Aversa Terra Normanna.
Dopo i saluti di Alfredo Sagliocco, presidente del Rotary Club, di Lucio Romano, senatore della Repubblica, di Enrico De Cristofaro, sindaco del Comune di Aversa, e di Alfonso Oliva, assessore alla Cultura, ha aperto i lavori Gilda Emanuele, assessore all’Urbanistica, alla Conservazione dei Beni culturali e alla Ricerca scientifica oltre che dottore di ricerca del Dipartimento di Architettura dell’Università “Luigi Vanvitelli”.
L’assessore Emanuele, nel suo intervento, ha sottolineato: “Non farò riferimento a disastri, crolli, inefficienze e non proporrò visioni catastrofiche. Il motivo è che sono convinta che non bastano più indignazione e polemiche, serve piuttosto prendere coscienza dello stato attuale e proseguire verso la valorizzazione del patrimonio culturale con il contributo di tutti, anche di chi ha posizioni diverse. Sono convinta che un confronto laico e un dialogo produttivo eviti ‘risse’ e inutili delegittimazioni. Per attuare questa sfida bisogna far sì che i cittadini diventino protagonisti e soprattutto si innamorino del patrimonio culturale, avvertendo l’importanza della conoscenza e della trasmissione alle future generazioni. Bisogna guardare al patrimonio culturale con gli occhi dei cittadini e dei visitatori, oltre che con quello degli specialisti, per guidare al meglio il progetto di valorizzazione. È indispensabile promuovere lo sviluppo della cultura, perché attraverso la conoscenza si possono raggiungere i migliori risultati. Lo studio del territorio e delle sue peculiarità mi ha guidato e aiutato a delineare le linee guida per la pianificazione del territorio. Per la promozione della città, basandosi sullo studio del territorio, si è infatti considerato la particolare posizione strategica della città di Aversa, che oltre ad essere un fondamentale centro di rifermento e richiamo per l’intero agro-aversano, risulta essere baricentrica, dal punto di vista geografico, tra Caserta, sede della storica Reggia, e Napoli. Questa particolare posizione è tra i più importanti punti di forza sui quali fondare la rinascita di Aversa. Inoltre la presenza di numerosi complessi architettonici, religiosi e civili danno continui impulsi alla promozione del territorio, come le importanti sedi, che nel tempo si sono stabilite nella città, quali la sede del Tribunale di Napoli Nord nel Castello Aragonese, del Dipartimento di Architettura nel Complesso abbaziale di San Lorenzo ad Septimum e del Dipartimento di Ingegneria nel Complesso dell’Annunziata, solo per fare alcuni esempi emblematici di fulcri propulsivi”.
L’incontro è proseguito con gli interventi di Mauro Felicori, direttore della Reggia di Caserta, promotore di numerose iniziative per il rilancio turistico della Reggia, ha contribuito a revisionarne l’immagine, mettendo in campo una serie di eventi, che hanno attratto un gran numero di visitatori e aumentato sensibilmente il numero di turisti nella città di Caserta. Ha chiuso i lavori Antonio Leo Tarasco, dirigente del Ministero della Cultura – Direzione Generale Musei, con la moderazione di Fabrizio Fusco, presidente del Rotary Club Caserta Terra di Lavoro.