Un binomio, quello tra enologia e archeologia, che ha trovato il suo giusto spazio nella splendida cornice di Paestum, sabato 11 novembre, durante l’iniziativa “Il vino del tuffatore”, incentrata sul tema del biologico e naturale. Una giornata all’insegna “dell’agricoltura etimologicamente correlata alla cultura” – parafrasando la corretta osservazione del regista Jonathan Nossiter -, tra storia e prelibatezza vinicola, tra visite guidate, documentari e degustazioni.
In occasione della terza edizione del “concorso”, in cui è stato premiato un vino con particolari qualità (enologiche, di versatilità gastronomica e di proiezione internazionale), abbiamo incontrato e intervistato il direttore del polo Gabriel Zuchtriegel e il regista statunitense Jonhatan Nossiter.
La giornata ha avuto inizio alle 11 con la visita guidata condotta dallo stesso Zuchtriegel, incentrata sulla mitologia artistica delle metope conservate nel Museo e sulla cosiddetta ‘tomba del tuffatore’, anch’essa corredata di pitture (le quali rappresentano un simposio e, quindi, restando in tema, coppe di vino). Si è proseguito con un rinfresco e la degustazione dei vini; i viticoltori si sono dimostrati entusiasti della partecipazione all’iniziativa, oltre che visibilmente emozionati per la presentazione dei propri prodotti in un luogo, quale Paestum, considerato eterno.
L’intervista con il direttore ha spaziato su vari argomenti: quelli generali inerenti all’evento e quelli prettamente privati riguardanti la sua esperienza come giovanissimo direttore europeo alle prese con un sito archeologico di grande portata internazionale. Zuchtriegel ha, infatti, più volte ripetuto il termine “onore” mentre ci parlava del suo lavoro.
Durante il pomeriggio è stato proiettato il documentario del regista Nossiter, “Resistenza Naturale”. Per la realizzazione di questo film, Nossiter ha intervistato viticoltori di quattro regioni italiane, che praticano un’agricoltura naturale, etica e sostenibile nonostante i numerosi ostacoli legislativi (e non solo) che tendono a favorire l’industrializzazione della coltivazione e l’uso di additivi nella produzione vinicola.
Da sempre attivo in questo campo, Nossiter ha lanciato accuse contro la standardizzazione agricola e gastronomica. Il regista, inoltre, ci ha lasciato un’importante dichiarazione: nel 2018 Paestum diventerà la location cinematografica del film “Le ultime parole”.
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