Novità per il Comune di Aversa. Lo scorso 26 ottobre, con delibera del Consiglio Comunale numero 70, è stato approvato il regolamento per l’adozione di cani randagi catturati sul territorio comunale e ricoverati presso strutture convenzionate. Ciò con un incentivo di natura economica per gli adottanti, ovvero un bonus una tantum di 500 euro previa esibizione di documenti attestanti la reale cura del cane.
Tale proposta, sembra essere molto simile a quella formulata da Mca – Laboratorio Alternativo di Idee appena un anno fa. Sulla questione chiarisce il punto di vista del movimento aversano, l’ingegner Vito Riccitiello: “Innanzitutto vorrei sottolineare come tale proposta debba essere accolta con favore. Il problema del randagismo è estremamente importante e, volendo valutare il mero aspetto economico, proprio il mantenimento dei randagi ha un costo per l’Amministrazione. Con questa iniziativa è possibile sicuramente prendere due piccioni con una fava: tutelare i poveri randagi e alleggerire le casse comunali”.
“Tuttavia, anche per una iniziativa buona – continua Riccitiello – mi permetto di tirare le orecchie all’Amministrazione. Perché tale proposta fu avanzata proprio da Mca e dal sottoscritto un anno fa (ecco il passaggio di quella intervista: ‘Mi preme poi un appunto sulla questione randagi. Il costo che comporta la rimozione dei ‘poveri’ cani è enorme per il Comune, che non ha una struttura ad hoc ma è costretto a rivolgersi al Comune di Frattamaggiore. Non sarebbe attuabile anche ad Aversa una iniziativa del tipo ‘Adotta un randagio, non paghi la Tares’!? Si tratterebbe di una soluzione, peraltro già adottata in molte zone d’Italia, vantaggiosa sia per il Comune che risparmierebbe soldi pubblici, sia per chi eventualmente adotta un randagio che andrebbe a risparmiare così una bella cifra (dovrebbe prevedersi un incentivo già fissato), sia per gli animali che troverebbero una famiglia’) riscontrando l’appoggio anche del consigliere di minoranza Marco Villano. Dopo essere stati ignorati, oggi ci ritroviamo non solo la proposta realizzata, il che è assolutamente un bene, ma anche un regolamento che ricalca esattamente quelle che erano le nostre intenzioni”.
“Insomma – conclude Riccitiello – l’Amministrazione attacca apertamente Mca, così come altri movimenti politici, accusandolo di essere un movimento solo polemico e poco collaborativo, ma alla fine dei conti la stessa Amministrazione prende integralmente spunto dalle sue proposte. Evidentemente quello che dà fastidio a chi amministra questa città è dover ammettere di aver poche idee e pure confuse. In tal senso, ben vengano proposte, magari tra un annetto ce le troveremo approvate in maniera anonima in Consiglio Comunale”.