Aversa – La biblioteca comunale è “fuorilegge” ed “andrebbe chiusa”, secondo la tesi dell’ex vicesindaco e assessore alla Pubblica istruzione Federica Turco. A giustificare l’affermazione sarebbe la mancanza della Scia, la certificazione di inizio attività – nata con la legge 122 del 2010 in sostituzione della Dia – rilasciata dai Vigili del fuoco ad ogni struttura che sia stata sottoposta a lavori.
Lavori che alla biblioteca sono stati effettuati realizzando, tra l’altro, una copertura in legno all’ultimo piano ed una sala convegni con servizi igienici sempre allo stesso piano. Di conseguenza, affinché la struttura fosse accessibile al pubblico, sarebbe stato necessario il rilascio da parte dei Vigili del fuoco della Scia che però manca. In realtà, stando a quanto riferito dagli operatori della biblioteca, il controllo dei Vigili del fuoco fu fatto ma non ottenne l’esito desiderato. A rendere impossibile il rilascio della certificazione fu la presenza di libri e faldoni di valore storico depositati al piano terra della struttura in quantità superiore al consentito, in fatto di peso, disposti in scaffali montati senza alcun accorgimento atto a garantire la sicurezza di chi avrebbe dovuto accedere a quei locali anche solo per effettuare operazioni di pulizia.
Da qui la necessità di spostarne una parte negli altri locali presenti al piano terra che, ancora oggi sono vuoti ed in predicato di essere temporaneamente assegnati alla libreria sociale “il Dono” e di provvedere alla sostituzione o, quanto meno, alla messa in sicurezza degli scaffali.
Prescrizioni eseguibili facilmente ma i tempi della politica, si sa, sono lunghi e con la dipartita dell’allora sindaco Sagliocco, seguita dall’arrivo di un primo e poi di un secondo commissario straordinario, del rilascio della Scia si è perduta memoria. Senza trovare un’alternativa alla conservazione dei volumi e dei faldoni presenti nell’archivio storico, non sarebbe possibile ottenere la certificazione e, in mancanza di questa documentazione, la biblioteca dovrebbe essere chiusa fino a certificazione ottenuta, se si intende rispettare la legge.
Da sottolineare, comunque, che l’amministrazione, nella persona dell’assessore Michele Ronza, vicesindaco e delegato al Patrimonio, si è attivata per risolvere il problema. “Circa la Scia – afferma Ronza – c’è un esame favorevole sul progetto ma non è mai stata presentata. Nei prossimi giorni provvederemo ad adeguare la struttura alle richieste dei vigili del fuoco, così come provvederemo a sistemare i locali di piano terra da destinare alla libreria sociale”. “Non è una cosa complicata, perché – conclude il vicesindaco – la biblioteca è a norma tranne che per il piano terra dove c’è l’archivio storico. Sarà necessario solo spostare alcuni faldoni”.