Aversa – “Miglioramento della qualità urbana e delle condizioni di vivibilità; salvaguardia del sistema ambientale attraverso la valorizzazione delle risorse esistenti; rilancio dell’attività produttiva da realizzare attraverso la possibilità di rilancio delle attività legate alla produzione e alla trasformazione dei prodotti agricoli, manifatturieri e all’incentivazione delle attività legate allo sport e al turismo”. Sono queste le tre linee di intervento di carattere generale per la redazione del Puc che la giunta normanna ha varato su iniziativa dell’assessora all’Urbanistica Gilda Emanuele.
“Le linee principali che indirizzeranno il piano – ha dichiarato l’esponente dell’esecutivo guidato dal sindaco Enrico De Cristofaro – sono il ridisegno delle periferie attraverso progetti di rigenerazione urbana e ambientale, il recupero del centro storico che dovrà essere riconnesso alle parti esterne della città utilizzando anche i parchi pubblici, spazi per attrezzature sportive, le piazze e i parcheggi; il piano per la mobilità veloce e lenta sarà il tessuto connettivo e di scambio di relazioni tra spazi aperti, centro storico e periferie”.
Particolare interesse sarà rivolto al recupero dei nuclei e degli assi storici dislocati nei vari punti della città, con l’intento di preservare la memoria storica ed i caratteri identitari dei luoghi in cui la collettività si riconosce e si rafforza. La rigenerazione riguarderà anche gli spazi aperti liberi che verranno messi a sistema in modo da definire una rete di luoghi dedicati all’incontro, al tempo libero, alla cultura e allo sport, luoghi in cui sarà possibile lo scambio culturale e generazionale. Altrettanto importanti per la vivibilità sono gli interventi di riorganizzazione della mobilità, come la previsione di una rete di percorsi pedonali e ciclabili attrezzati e di aree per la sosta a supporto della rete di spazi aperti e a supporto dei flussi turistici.
“Per quanto riguarda il recupero del patrimonio edilizio esistente, al fine di evitare il consumo di suolo, – ha dichiarato ancora Emanuele – bisogna promuovere e incentivare il recupero funzionale degli edifici esistenti, gli interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati, la ristrutturazione e il miglioramento degli edifici scolastici sia in termini di efficientamento energetico che di adeguamento funzionale. L’azione dell’Amministrazione Comunale sarà in particolare orientata al riutilizzo di tutte le strutture abbandonate o sottoutilizzate, soprattutto i vecchi edifici storici che possiedono un grosso potenziale da mettere a servizio della collettività”.
L’obiettivo, insomma, è quello di puntare, attraverso il nuovo piano, a riaffermare la forte identità cittadina, rafforzando il ruolo fondamentale di riferimento non solo per l’Agro Aversano, ma anche per l’area metropolitana di Napoli nord, come testimoniato dalla presenza della sede dell’omonimo Tribunale e dalla sede dei dipartimenti di Architettura e Ingegneria dell’Università della Campania, oltre a tutti gli altri importanti servizi dislocati sul territorio comunale.
“Il Comune di Aversa – conclude l’assessora – si candida di diritto a ruolo di anello di congiunzione tra l’area metropolitana di Napoli e tutto l’Ager Campanus. La città dovrà caratterizzarsi come centro culturale e produttivo, facendo coesistere tradizioni e sviluppo, dovrà inoltre rafforzare il proprio ruolo di città universitaria favorendo una maggiore offerta in termini di servizi ai tanti studenti fuori sede che scelgono di studiare in città”.