Aversa – E’ veramente sconcertante quanto dichiarato dall’assessore all’ambiente del comune di Aversa, Maria Carmen De Angelis. Ha affermato che “Il nostro paese è uno dei pochi che rispetta le tematiche ambientali”.
Ricordiamo che Aversa è stata inserita, nel 2013, nel lungo elenco dei 55 comuni del Patto della terra dei fuochi che è rimasto in gran parte lettera morta. Inattuata è anche la legge regionale n. 20/2013 che prevede una mappatura ufficiale dei siti soggetti a sversamento dei rifiuti che ogni comune avrebbe dovuto pubblicare sul proprio sito per facilitare il pronto intervento delle forze dell’ordine.
A questo si aggiunge la presenza dell’unica centralina presente davanti alla scuola “Cirillo” datata 2003 che non rileva la quantità di ozono e di biossido di zolfo (inquinanti del processo di combustione del carbone , dell’olio combustibile e del gasolio) e che, come tutte le altre centraline campane, manca della speciazione dei dati.
In altre parole sono rilevate le polveri sottili Pm10 ma niente si sa sulla loro natura: vengono da industrie inquinanti, dalle auto o dai roghi? Nel corso dell’ultima audizione nella commissione Terra dei Fuochi sono emersi dati gravissimi sul mercato ortofrutticolo dei cui prodotti, molto spesso, non si conosce la provenienza e sulla legna che viene usata nei vari forni che, spesso, non è qualificata come legna da ardere.
E ancora è emerso il grave fenomeno del lavoro nero e quindi dei “rifiuti” non catalogati e non ufficiali. In ultimo si è palesata l’urgente esigenza di avere una mappatura dei siti dove si è sversato il pericolosissimo amianto, prima causa di gravissime patologie tumorali.
Aversa non vive sotto una campana di vetro e tutti gli incendi di questa estate nelle strade periferiche della città non la rendono immune ai pericoli costanti per l’ambiente. Il cammino è ancora lungo per una vera tutela ambientale e il primo coraggioso passo è ammettere che siamo ancora all’anno zero.
Movimento 5 Stelle – Aversa