Cesa, M5S attacca: “Housing, non potevamo partecipare ad una farsa”

di Redazione

Si è svolto a Cesa, nella giornata del 31 ottobre, un delicatissimo consiglio comunale che aveva come punto all’ordine del giorno “l’approvazione dello schema di convenzione tipo per edilizia residenziale, convenzionata ai sensi dell’articolo 7 comma 6 e legge regionale 28.12.2009. Una proposta di delibera già avanzata dalla stessa maggioranza in data 14.02.2017, ritirata poi in consiglio e, in questa fase, di nuovo tra i banchi del consiglio comunale.

“Solo in data 25.10.2017 – si legge nella nota pubblica del gruppo consiliare M5S Cesa – il gruppo ha ricevuto dagli uffici comunali competenti i documenti relativi all’istruttoria preparatoria alla delibera oggetto di discussione. Documenti “ballerini” viste le innumerevoli variazioni nel giro di pochissimi giorni. Noi ci chiediamo per quale motivo? Perché tanti tira e molla? Cosa si voleva nascondere?

Il tutto a noi non è chiaro, come non è chiara la documentazione, ove si evince che la maggioranza, in prima battuta, non voleva approvare tale schema di convenzione, per poi riproporre improvvisamente, come secondo punto all’ordine del giorno, l’approvazione della stessa. 

Facciamo un ‘flashback’ di questa vicenda. Nel lontano 2010, il Consiglio comunale, all’epoca guidato dal sindaco De Angelis, delibera quanto segue: ‘Accertato che nel territorio comunale non sussistono aree urbane degradate né zone ove vi siano edifici dismessi. Delibera di non individuare alcun ambito dell’intero territorio comunale ove possono avvenire le trasformazioni urbanistiche comprese le variazioni di destinazione d’uso nelle zone D’.

Dopo circa 7 anni, rispunta la stessa delibera. Cos’è cambiato? Per tale ragione, tenendo presente la contraddittoria quanto scarna documentazione pervenutaci, si è ritenuto opportuno lasciare la sala consiliare, rimettendo agli ideatori di questa ‘farsa’ la possibilità di approvare da soli la loro delibera ‘infiocchettata’, con la speranza che sia quella giusta considerato i precedenti. Siamo stanchi di vedere il nostro paese in rovina.

Oggi Cesa è un paese che è indietro di 20 anni, per colpa degli stessi “personaggi” e questo non è ammissibile. È intenzione di far ricadere la colpa sull’opposizione, accusandola di essersi ‘lavata le mani’ non partecipando ai lavori dell’assemblea, un modo troppo semplice per discolparsi e camuffando la loro vera intenzione. 

Il tempo delle chiacchiere e delle parole vuote è finito, ammettetelo pubblicamente che siete oramai una amministrazione fallimentare. Cesa merita di più. Cesa merita rispetto”.

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