Orta di Atella – In premessa vogliamo innanzitutto chiarire che, da parte nostra, non vi è intenzione alcuna di partecipare ad alcuna sterile polemica. Tuttavia, restiamo al contempo convinti che talune decisioni vadano rispettate anche se ci lasciano perplessi e basiti le motivazioni addotte per renderle coerenti e credibili. Infatti, all’interno del “laboratorio” mai si sono verificate sostanziali divergenze di natura programmatica o politica, al contrario si sono posti in essere maldestri tentativi e subdole pressioni al fine di determinare un’improbabile “investitura personale”.
Sarebbe opportuno convincersi che il “cambiamento” non lo si sbandiera ma lo si pratica nei metodi e che i nostri concittadini hanno una conoscenza approfondita della storia politica ed amministrativa del nostro territorio ed hanno, al contempo, adeguate capacità intellettive per intrepretare a fondo le “reali” motivazioni delle strategiche “ricollocazioni” che si registrano con sconcertante naturalezza sul nostro territorio. A ciò si aggiunga che risulta inutile, dannoso e spericolato promettere interventi miracolistici e risolutivi; i cittadini chiedono molto semplicemente un miglioramento dei servizi e della vivibilità del paese e, soprattutto, chiedono azioni concrete per legittimare il proprio diritto alla proprietà di una casa acquistata con sacrifici fatti di lacrime e sangue!
Sono queste le premesse di un serio impegno politico, sono questi gli indirizzi di un credibile percorso amministrativo che deve orientarsi sui binari della cautela, dell’efficacia e della concretezza e che condanni fermamente ogni pratica volta a rigenerare un clientelismo sfrenato, false promesse e, ancora peggio, che strumentalizzi uno stato di bisogno o di disagio sociale mortificando, in tal modo, la libertà e la dignità delle persone.
E’ immorale prendere ancora in giro cittadini ed imprenditori illudendoli di avere tra le mani l’esclusiva ricetta magica per risolvere l’aggrovigliata e complessa problematica del Puc ed ancor più vergognoso, falso e disonesto imputare la mancata soluzione di tale problema ad ipotetici interessi di componenti del nostro laboratorio politico. Bisogna avere l’onestà mentale e la dirittura morale di non creare false aspettative al solo scopo di acquisire consensi personali ma, come sempre affermato da tutti i componenti il laboratorio “C@mbiAMOrta” e dalle altre forze politiche e associazioni presenti sul territorio, che la soluzione richiede una seria concertazione con tutte le istituzioni extraterritoriali poiché è ben chiara a tutti l’enorme complessità dei molteplici aspetti giuridici e tecnici emersi fin ad ora nei diversi iter procedurali.
Proprio per questo continueremo a lavorare con impegno e serietà al nostro originario progetto politico, condiviso con l’intera comunità attraverso un pubblico manifesto, confrontandoci con tutte quelle forze politiche ed associazionistiche che, come noi, avvertono la necessità di un rinnovamento nei metodi e nei contenuti, nella certezza che una sintesi sia possibile, pur in presenza di diverse sensibilità politiche, nel solo esclusivo interesse di Orta. Siamo in perfetta sintonia con quegli amici che esortano a far prevalere l’interesse generale sulle proprie ambizioni personali perché’ sono in gioco il futuro del nostro paese e le legittime speranze dei nostri concittadini.
C@mbiAMOrta – Laboratorio Politico