Una gestione, più indirizzata ad altri fini che alla corretta attuazione del piano insediamenti produttivi a Trentola Ducenta, rappresenta una nuova e consistente fonte di debiti a carico della collettività ed, in particolare, della nostra comunità. Il comune di Trentola Ducenta, sempre come conseguenza e grazie alla modalità di gestione della cosa pubblica (attualmente, purtroppo, facile da definire e qualificare) degli ultimi decenni, è stato condannato a pagare circa 2 milioni di euro ai proprietari dei terreni, che sono stati espropriati o semplicemente presi in possesso per la realizzazione sui lotti edificabili delle strutture produttive da assegnare ai soggetti richiedenti per lo svolgimento ivi della loro attività produttiva.
Il valore unitario di concessione del prodotto finale ai richiedenti, industriali e/o artigianali, doveva per legge essere comprensivo dell’incidenza unitaria di tutti i costi sostenuti e necessari per la realizzazione delle opere, compreso i costi generali, di urbanizzazione primaria e di esproprio dei suoli. Se questo è avvenuto, dobbiamo sapere dove sono finiti i soldi?
Perché i proprietari dei terreni non sono stati pagati? Non possiamo permettere che sia la cittadinanza a pagare gli oneri e le conseguenze di amministrazioni sempre tese al … (lasciamo il compito alla magistratura). Il Partito Comunista Italiano ha inoltrato istanza alla commissione straordinaria di Trentola Ducenta di accesso civico agli atti amministrativi inerenti l’intero fascicolo di attuazione del piano Ppi.
Acquisiti gli atti, i Verdi e il Partito Comunista Italiano apriranno un dibattito pubblico e confronto, al fine di promuovere tutte le iniziative dovute e necessarie per fare pagare il tutto a chi deve, comunque non alla collettività.
Verdi e Pci di Trentola Ducenta