Aversa – Non c’è dubbio che l’associazionismo declinato al femminile sia significativamente presente nella città di Aversa, dove sono attivi sodalizi, che da oltre quaranta anni, operano con successo, presentando iniziative ed eventi di grande rilievo, cui arride consenso di critica e successo di pubblico, anche perché spesso si muovono in sinergia.
Tra queste si segnalano in particolare “Convegni di Cultura Maria Cristina di Savoia”, “Vincenziane”, “Aversa Donna”, “Centro Italiano Feminile” e la Sezione di Aversa della “Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari” (Fidapa) che, dal lontano 1974, è impegnata sulle problematiche professionali ed artistiche, sociali e culturali, attinenti il mondo delle donne.
Nel segno della continuità di una presenza culturalmente incisiva e socialmente rilevante, sabato prossimo, con inizio alle ore 18, all’Hotel del Sole, ci sarà l’inaugurazione dell’anno sociale 2017-2019, nel corso della quale la past president professoressa Silvana Gatto, alla presenza di Margherita Vindice, vicepresidente del Distretto Sud-ovest, testimonierà il “Passaggio delle Consegne” alla professoressa Maria Lucia D’Amore, che guiderà le attività associative per il biennio 2017-2019. In questi due prossimi anni, la neo presidente si avvarrà della collaborazione di Carmelina Ruberti, Vice Presidente, Silvana Francese, Segretaria, Raffaela Fedele, Tesoriere. In qualità di consigliere collaboreranno Mariolina Pagliuca, Adriana Di Franco, Angela Verolla e Rosanna Dini Ciacci. Revisore dei Conti saranno Patrizia Salemme e Maria Di Lucca.
Dalla lettura delle parole riportate nell’invito alla “Cena Sociale”, dove Franca Viola ribadisce di “non essere proprietà di nessuno” e soprattutto che “l’onore lo perde chi le fa certe cose e non chi le subisce”, si può desumere che la presidenza D’Amore si caratterizzerà con un programma di consistente spessore, particolarmente dal punto di vista delle problematiche connesse alla violenza sulle donne : una detestabile pratica, purtroppo ancora attuale, di uomini che continuano a “calpestare la mimosa”.