In vista della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, che si celebra nel mondo il prossimo 22 novembre, l’istituto “Corrado” di Castel Volturno partecipa, per la prima volta, alla campagna di sensibilizzazione con un evento previsto mercoledì mattina 22 novembre, nell’aula magna della sede centrale a partire dalle ore 10. L’incontro intende favorire una riflessione per dire NO ad ogni forma di abuso contro le donne. “Ni una mas, not one more, non una di più”, questo è il titolo dato all’evento proposto dalla redazione del giornale on line della scuola “CorradoInforma” e dai rappresentanti degli studenti.
Il 25 novembre del 1960, nella Repubblica Dominicana, le tre sorelle Mirabal – chiamate “mariposas” (farfalle), per la loro azione di liberazione delle donne del loro Paese – venivano assassinate. Trentanove anni dopo, nel 1999, le Nazioni Unite hanno proposto che in tutto il mondo questo giorno fosse dedicato all’informazione e alla riflessione sulle gravi violazioni dei diritti contro le donne.
“Anche il nostro Istituto vuole ricordare questo tragico evento – ha affermato la dirigente Angela Petringa – poiché la Scuola, dopo la Famiglia e insieme alla Famiglia, può e deve aiutare a modificare tante idee ancora primitive sul rapporto tra uomo e donna; a praticare il rispetto reciproco; a riflettere su quello che dovrebbe essere il vero amore tra un uomo e una donna. Diversamente, nessuna legge potrà mai liberare questo nostro mondo dalle violenze che ogni giorno continuano ad offendere la figura della donna”.
La manifestazione si articolerà in due momenti: la prima parte vedrà gli interventi del dirigente Petringa, dell’assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Castel Volturno, Carlo Nugnes, di Giovanna Traetto, psicologa, e dei rappresentanti dell’ass. “Eva”. La seconda parte più teatrale vedrà salire in scena, per così dire, le studentesse, il personale docente e non docente al femminile che leggeranno dei brani liberamente tratti dal libro “Ferite a morte” di Serena Dandini.
Questa scelta trae spunto dallo spettacolo teatrale delle Officine Kulturali Aurunke previsto sabato 25 novembre a Sessa Aurunca, h 20.45 al Castello Ducale. Con questo reading si intende ricordare le donne vittime di violenza. Monologhi che raccontano le vittime di femminicidio come se potessero parlare in prima persona. Storie vere, crude e violente che continuano a consumarsi tra le mura domestiche, dove si nasconde spesso una sofferenza silenziosa.
Violenza che sale alla ribalta delle cronache, spesso quando ormai è troppo tardi. Nel 2006 l’Istat stimava in 6 milioni 743 mila le donne da 16 a 70 anni vittime di violenza fisica o sessuale almeno una volta nel corso della vita. Nel 2010, l’Istat ha presentato una nuova ricerca sulla molestie e i ricatti sessuali subiti dalle donne e la quota è salita a 10 milioni, praticamente 1 donna su 2. Per non parlare dei femminicidi. In Italia oltre cento donne, ogni anno, vengono uccise da uomini che sostengono di amarle. Nel 2016 erano 120 e nel 2017 la media è di una vittima ogni tre giorni e i numeri non sembrano diminuire.
Perché nessuna possa dire “ti ho amato da morire”, saliranno sul palco: Manuela Davide, Molokwv Janet, Aiwanfo Freeda, Emilia Palma, Noemi De Rosa, Emanuela Zaino, Marika Salzillo, Angela Luvrano, Teresa Capaldo, Giuseppina Esposito, Adele Spaziano, Vincenza Grassia, Fernanda Esposito, Orsola Petrella, Vittoria Longo, Imma Veltre.
Gli interventi musicali sono affidati al maestro Ludovica Ambroselli (violino) e al maestro Marilena Di Martino (violino). Le Canzoni verranno interpretate da Monica Aulicino (Oka) e Raffaele Di Costanzo. La gestione tecnica e audio-video, ad Anna D’Agostino; mentre la fotografia a Stefania Virgili.
Tutte insieme contro i soprusi, le molestie e ogni forma di violenza psicologica e fisica ai danni delle donne. Mai come ora è sempre più necessario fare arrivare il messaggio: basta qualsiasi forma di violenza.