Da diversi mesi del 2016 il Consorzio Unico di Bacino del Volturno ha notificato migliaia di ingiunzioni di pagamento a proprietari terrieri. Tali avvisi di pagamento per fornitura di acqua sono a dir poco illegittimi, i criteri a dir poco sconsiderati ed hanno azionato una class action di avvocati che hanno inondato di lavoro la commissione tributaria di Caserta.
L’avvocato Carlo Nugnes ha rilevato una serie di difformità nell’atto di ingiunzione che doveva essere per forza fatto al solo scopo di rimpinguare le casse del consorzio in modo sconsiderato e senza alcun criterio legislativo. Centinaia di ricorsi sono stati avanzati per gli avvisi venivano inviati in modo sconsiderato a proprietari afflitti, anche ad affittuari, eredi senza preoccuparsi se tali terreni fossero utilizzati per la coltivazione o incolti da anni.
Ma la beffa più grande è la completa assenza delle bocchette di allaccio alla rete idrica, tanto è vero che molti coltivatori diretti sono stati costretti a fare dei pozzi per poter irrigare il proprio raccolto.
L’avvocato Nugnes, inoltre, ha evidenziato nel ricorso accolto dalla commissione tributaria di Caserta che venivano indicati dei consumi presunti senza fare alcun riferimento a quale dei tre scaglioni facesse capo l’ingiunzione, diversamente da come previsto dal regolamento stesso del consorzio.
Giustamente la commissione tributaria ha ritenuto illegittimo tale avviso condannando anche il consorzio di bacino del Volturno ad un risarcimento per le spese che sono stati costretti a subire le migliaia di persone che si sono viste recapitare tale illegittimo atto.
L’avvocato Nugnes, soddisfatto e speranzoso, fa un plauso ai giudici della commissione tributaria di Caserta che in modo eccellente hanno carpito le intenzioni machiavelliche del consorzio di bacino del Volturno e confida che tale sentenza costituisca un precedente per il cittadino.
Inviato da “Consumatori Caserta – Avvocato Carlo Nugnes”