“Facciamo un pacco alla camorra”: Cafiero De Raho a Casal di Principe

di Redazione

Venerdì 24 novembre, alle ore 18.30, nel bene confiscato “Casa don Diana”, il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho inaugura il tour di “Facciamo un pacco alla camorra”: il paniere natalizio con prodotti agroalimentari realizzati attraverso il riutilizzo sociale e produttivo dei beni confiscati alle mafie.

Cafiero de Raho, da sempre vicino ai percorsi e alle realtà dell’antimafia sociale nel casertano, presenzierà alla presentazione dei panieri che compongono la nona edizione dell’iniziativa, anche quest’anno promossa dal Comitato don Diana, in collaborazione con “Libera” e attuata dal “Consorzio Nco – Nuova Cooperazione Organizzata”. Oltre alle organizzazioni partner, ai percorsi, alle storie e ai prodotti caratterizzanti questa edizione, verrà presentato anche il tour promozionale del “pacco” che quest’anno includerà anche le città di Bruxelles, Bologna, Rovellara, Cento, Camposampiero, Rimini, Milano, San Damiano d’Asti e Torino, mobilitando le comunità intorno al fil rouge di questa edizione: “Agricoltura Sociale, noi ripartiamo dalla terra”.

In occasione dell’evento di presentazione – che si concluderà con una degustazione di prodotti provenienti dai beni confiscati – sarà presente anche Mimmo Borrelli, attore, drammaturgo e regista napoletano che debuttato al cinema da protagonista con il lungometraggio “L’equilibrio” di Vincenzo Marra, nel 2017 in concorso alla Biennale di Venezia, nel quale interpreta con spessore il dramma e la spiritualità di un sacerdote che si scontra nella drammatica realtà della Terra dei fuochi.

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di promuovere una crescita civile del territorio, fondata sull’infrastrutturazione di economia sociale come antidoto all’economia criminale e speculativa. All’interno del paniere, realizzato col caratteristico cartone riciclato e riciclabile 100% campano, ogni prodotto racconta la storia di una cooperativa sociale del territorio impegnata nell’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati attraverso il riutilizzo sociale e produttivo di beni confiscati.

Confetture, legumi, sott’oli, barrette di cioccolato… sono espressione concreta e tangibile della filiera di agricoltura sociale – sana, biologica, etica ed inclusiva – che si sta sperimentando a partire dai beni confiscati casertani, attraverso una “Rete d’imprese per lo sviluppo locale”.

Aderiscono al progetto anche associazioni e imprenditori antiracket. Il pacco è acquistabile durante le varie iniziative in giro per l’Italia o sull’e-commerce www.ncocommercio.com

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