Mondragone – Iniziati lunedì mattina, alla presenza dell’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Piazza, e del consigliere comunale Marcello Buonodono, i saggi archeologici propedeutici alla realizzazione del nuovo depuratore di Mondragone. Erano presenti sul posto anche il rappresentante di Mondragone della Soprintendenza ai Beni Archeologici, Biagio Bergantino, ed il rup (responsabile unico del procedimento) del progetto, ingegner Raffaele Velardo.
“L’esecuzione delle operazioni – ha spiegato Piazza – è molto complessa, poiché è necessario accertarsi non solo che non vi siano rinvenienze archeologiche ma che nell’effettuazione delle operazioni di scavo eventuali reperti non siano danneggiati”.
Si prospetta circa un mese di intensa attività per il completamento dei lavori. “Si procede in modo continuo e spedito – sottolinea Piazza – per l’ottenimento di tutti i pareri necessari per arrivare alla realizzazione del nuovo depuratore di Mondragone”.
La nuova opera servirà a depurare anche le nuove fognature che il “Grande Progetto Bandiera Blu” intercetterà sul territorio di Mondragone, in via Domiziana e località Le Vagnole. La fase attuale è molto delicata sia per la possibilità, non esclusa, di rinvenimento di reperti archeologici sia perché il nulla osta da parte della Soprintendenza Archeologica è il cosiddetto “ultimo “miglio” che, indispensabilmente, servirà per la redazione del progetto esecutivo dell’opera.
Sotto alcune foto degli scavi