Napoli – Nuove prospettive di cura in Campania per i pazienti con leucemia linfatica cronica, il tumore del sangue più frequente, e l’Azienda Ospedaliera “Federico II” di Napoli si conferma in prima linea nel fronteggiare la sfida dei tumori del sangue che, con leucemie e linfomi, sono in ascesa vertiginosa nella terza età.
“L’Azienda Ospedaliera ‘Federico II’ è uno dei più importanti poli ematologici ed oncologici di alta specialità del Mezzogiorno. – dichiara il professor Fabrizio Pane, direttore del Reparto di Ematologia e Trapianto di Midollo – dell’Azienda Ospedaliera “Federico II” di Napoli – Stiamo conducendo un’intensa attività̀ di ricerca in campo biomedico con un centinaio di protocolli di ricerca clinica sui nuovi farmaci e sulle nuove modalità di cura che stanno aprendo nuove prospettive per i pazienti”.
La leucemia linfatica cronica, che in Italia ogni anno registra circa 3mila nuove diagnosi, è una malattia tumorale cronica che colpisce il midollo osseo e il sangue. Rappresenta il tipo più comune di leucemia negli adulti e generalmente si manifesta nelle persone di età più avanzata.
In questi pazienti la prognosi è spesso particolarmente sfavorevole. L’ematologia italiana è fra le prime al mondo nella cura delle leucemie e linfomi con una rete di centri specializzati di eccellenza come l’Azienda Ospedaliera Federico II di Napoli, un esempio unico di integrazione tra Ricerca, Diagnostica Avanzata e Clinica.
“Oggi in Italia disponiamo di un nuovo farmaco ‘intelligente’ per la cura di pazienti con leucemia linfatica cronica, il venetoclax, recentemente approvato dall’Aifa. – afferma il professor Pane – Si tratta del primo di una nuova classe di farmaci in grado di attivare la morte programmata delle cellule tumorali, incluse le cellule cancerose nei pazienti affetti da leucemia linfatica cronica”.
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