Un campo di calcio è stato realizzato grazie alla gomma riciclata dei pneumatici fuori uso e al “Protocollo contro l’abbandono di pneumatici nella Terra dei fuochi”, firmato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, incaricato del Ministro dell’Interno per il contrasto dei roghi in Campania, Prefetture e Comuni di Napoli e Caserta e da Ecopneus e dall’assessorato all’Ambiente del Comune di Napoli.
E’ lo stadio intitolato ad “Antonio Landieri”, vittima innocente di camorra, a 13 anni dalla sua morte. Antonio aveva soltanto 25 anni quando fu ucciso, per errore, il 6 novembre 2004, per mano del clan degli scissionisti. Antonio aveva appena 25 anni quando cadde trafitto da due proiettili alla schiena sparati dai killer durante la prima faida di camorra. La sua disabilità gli impedì di fuggire. In un primo momento si pensò che il giovane fosse legato ad ambienti malavitosi: furono anche negati i funerali pubblici. Ci vollero anni per dimostrare che, invece, era estraneo alla camorra. “Non è stato facile – ha detto il sindaco Luigi de Magistris – ma oggi consegniamo questo campo a un territorio difficile e a tanti giovani che lo difenderanno”.
La struttura è situata nel quartiere Scampia di Napoli, in via Hugo Pratt. All’inaugurazione, insieme al sindaco de Magistris, hanno preso parte la madre di Antonio Landieri, Raffaella, e tanti altri genitori di vittime innocenti.
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