Grande successo di pubblico e critica a Sessa Aurunca per lo spettacolo delle Officine Kulturali Aurunke, dedicato sabato 25 novembre alla lotta contro la violenza alle donne. Tanti giovani e non solo, per assistere allo spettacolo “Nì Una Mas, Not One More, Non Una di Più”, messo in scena con la sapiente regia di Giulia Casella, che ha scelto 15 donne, tutte diverse per età e per ruolo ricoperto nella società, tra le quali attrici del gruppo e anche donne comuni che hanno calcato la scena per la prima volta. A leggere i monologhi liberamente tratti dal libro Ferite a morte della Dandini: le studentesse, la casalinga, la psicologa, la disoccupata, il medico dentista, l’insegnante e l’avvocato.
Tante realtà, tutte con un unico fine, dare voce alle vittime e ricordare a tutti che si possono cambiare le cose. Le storie crude e violente accompagnate dalla musica dal vivo da un ensemble d’eccezione ha fatto il resto. L’atmosfera era carica di emozione, sentita e vissuta da chi era in scena e dalla platea coinvolta profondamente. Applausi scroscianti per Giulia Casella che ha voluto al suo fianco in apertura Clementina Ianniello, madre di Veronica Abbate, figlia adorata uccisa il 3 settembre del 2006 con un colpo di pistola alla nuca perché «se non sei mia non sarai di nessun altro», decise quel giorno il suo ex.
Tina, non poteva mancare in un’occasione come questa, perché lei madre combattente, è in prima persona impegnata sul territorio ad arginare un problema di non facile risoluzione. Dopo la morte della figlia, ha aperto una casa-famiglia, si chiama Casa di Veri, era la villa di un boss della camorra e (dopo averla vinta per concorso) Clementina ne ha fatto un centro che può accogliere un massimo di sei donne alla volta e che nasce grazie al lavoro straordinario dell’Associazione V.e.r.i, dove Veri sta per verità, emancipazione, rispetto e impegno ma anche per Veronica. Concorsi nelle scuole, attività di sensibilizzazione e anche speranza di rinascita per tutte quelle donne che proprio a Mondragone possono ricostruirsi una vita con un lavoro, grazie al nuovo progetto dell’associazione: la gestione al femminile di un B&B, ricavato da una struttura confiscata alla camorra ed assegnata per concorso a questa associazione così preziosa su questo territorio. In occasione dello spettacolo le O.K.A. hanno raccolto donazioni devolute a quest’associazione che riesce a fare la differenza, salvando tante donne che, purtroppo, continuano a passare nelle stanze della casa di VERI.
Per la Giornata Mondiale contro la violenza alle donne sono state innumerevoli le iniziative per sensibilizzare e riflettere su una tematica così scottante, anche gli studenti del liceo artistico del NIFO e il liceo musicale del Convitto NIFO, hanno dato vita ad un flash-mob a p.za Duomo a Sessa Aurunca nella mattinata del 25. Hanno ballato, suonato e cantato l’inno alla vita e il NO alla violenza, per lanciare un forte messaggio: si può e si deve uscire dal silenzio. Le donne sanno farlo e non devono dimenticarlo.
IN ALTO UNA GALLERIA DI IMMAGINI