Taormina, G7 delle Pari Opportunità: maxi dispositivo di sicurezza

di Redazione

La meravigliosa Taormina torna ancora “centro del mondo” dopo il G7 di maggio tra i capi di Stato dei “grandi del pianeta”. Stavolta si tratta del G7 delle Pari Opportunità, in programma oggi e domani. I sette Paesi più industrializzati del pianeta si ritroveranno nella cittadina siciliana per discutere di politiche sociali e diritti delle donne. Un appuntamento inedito, che per la prima volta riunisce i vertici del potere mondiale in un summit G7 sulla questione femminile.

Due i principali temi al centro del dibattito: il rafforzamento delle misure contro la violenza sulle donne e l’empowerment femminile, specie sul versante economico. L’Italia, organizzatrice dell’evento, è rappresentata da Maria Elena Boschi, sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio con delega alle pari opportunità, che a Taormina presiede la riunione ministeriale.

A prendere parte al vertice, insieme a lei, sono Maryam Monsef, ministra per la condizione femminile in Canada; Marlene Schiappa, Segretaria di stato con delega alla parità tra donne e uomini in Francia; Kathryn C. Kaufman, consigliera del Presidente negli Usa; Joanna Roper, inviata speciale per le parità di genere della Gran Bretagna; Katarina Barley, ministra federale per la famiglia, gli anziani, le donne e i giovani in Germania; Yuhei Yamashita, vice ministro parlamentare dell’Ufficio di Gabinetto in Giappone. Un migliaio le forze dell’ordine in servizio per garantire la sicurezza durante l’evento, cui sarà presente anche Vera Jourová, Commissaria europea per la giustizia, la tutela dei consumatori e l’uguaglianza di genere.

A orientare i lavori è la road map adottata lo scorso maggio a Taormina dai leader G7, traccia da cui partire per concordare politiche comuni: sul tavolo un piano d’azione per sollecitare strategie sulla parità di genere e contrastare abusi e violenze. Sforzi tesi soprattutto al miglioramento dell’accesso al lavoro e nei luoghi decisionali. L’Italia ha dalla sua una buona performance nell’ultimo decennio: nel rapporto “Gender Equality Index 2017” redatto dallo European Institute for Gender Equality, infatti, l’avanzamento delle politiche europee in tema di parità di genere è minimo (appena 4,2 punti in dieci anni), ma il nostro Paese ha registrato un incremento di 13 punti, passando da 49,2 a 62,2. Un miglioramento che però non è sufficiente a farlo svettare tra le nazioni più virtuose in materia: l’Italia si piazza a un non troppo lusighiero 14esimo posto. Al primo posto la Svezia con 82,6 punti, ultima la Grecia con 50.

L’Italia è al secondo posto in Europa per numero di donne imprenditrici, ma l’occupazione femminile rimane lo scoglio più grande: sebbene abbia raggiunto il 48,9% (dato più alto degli ultimi 40 anni) a separarla dalla controparte maschile sono ben 20 punti percentuali, secondo i dati Istat di agosto 2017. Restano inoltre cruciali il gap nelle retribuzioni tra uomini e donne, (che si stima guadagnino il 5% in meno) e la rappresentanza in politica e nei luoghi decisionali. Passi avanti, invece, sul fronte abusi: un nuovo piano nazionale antiviolenza dovrebbe essere approvato a breve, mentre per i centri antiviolenza.

Imponenti le misure di sicurezza. L’Arma dei Carabinieri, come già fatto in occasione del grande evento del maggio scorso, ha messo in campo un dispositivo di sicurezza di elevatissimo livello tra terra, cielo e mare, con l’utilizzo anche dei reparti d’élite.

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