Manovra, fondo per vittime banche. Bonus bebè resta ma dimezzato

di Redazione

Nasce il “Fondo di ristoro finanziario” con una dotazione di 50 milioni per il biennio 2018-2019 a favore “dei risparmiatori che hanno subito un danno ingiusto, non risarcito o indennizzato, in violazione degli obblighi di informazione, correttezza e trasparenza” previsti dal Testo unico bancario. Lo prevede un emendamento alla legge di bilancio. Il Ministero delle Finanze dovrà emanare entro 120 giorni dall’entrata in vigore della Manovra un apposito decreto attuativo. Ma il fondo per le vittime dei reati finanziari non è l’unica novità in arrivo.

Fino a 250 euro per la banda ultralarga – Per favorire la diffusione della banda ultralarga vengono riconosciuti voucher fino a 250 euro ai clienti finali per “l’attivazione di servizi di connessione in postazione fissa stabile, continuativa e prevedibile, in grado di fornire velocità di connessione ad almeno 100 Mbps in download e 50 Mbps in upload, e comunque aumentabili fino a 1 Gbps”. E’ quanto prevede un emendamento riformulato (primo firmatario Gaetano Quagliariello Fl) alla manovra in commissione Bilancio del Senato. Agli oneri della norma si provvede a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione.

Bonus bebè per sempre, ma dimezzato dal 2019 – Il cosiddetto “bonus bebè”, stando alle modifiche proposte in Commissione Bilancio, diventa una misura definitiva: per i nati nel 2018 si conferma un assegno di 80 euro al mese che viene però dimezzato a 40 euro a partire dal 2019. Il bonus verrà corrisposto soltanto per il primo anno di età del bambino e non più fino al terzo anno. Dal 2019 l’importo annuo è di 480 euro erogati mensilmente (40 euro) a partire dal mese di nascita o adozione del bambino, a condizione che il nucleo familiare di appartenenza del genitore abbia un Isee non superiore a 25mila euro annui. E’ raddoppiato se la famiglia ha un Isee sotto i 7mila euro l’anno. Solo per i nati nel 2018 l’importo dell’assegno è confermato nell’entità già prevista per quest’anno, cioè un totale di 960 euro annui divisi in mensilità da 80 euro.

Via i superticket per minori e redditi bassi – Stop ai superticket per tutti i minori e per i redditi bassi (con Isee fino a 15mila euro) in attesa che arrivi la riforma complessiva del sistema di compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria. In tutto vengono stanziati 240 milioni di euro in un triennio per le Regioni che vorranno eliminare il contributo su diagnostica e specialistica: 60 milioni nel 2018, 80 milioni nel 2019, 100 milioni di euro nel 2020.

Fondo per gli archivi di partiti e sindacati – Un emendamento a firma del senatore Pd Ugo Sposetti prevede l’introduzione di un fondo da un milione di euro all’anno dal 2018 per “conservare e informatizzare gli archivi dei movimenti politici” e dei sindacati presso il ministero dei beni culturali. Le risorse arrivano da un taglio corrispondente al settore degli archivi e delle biblioteche e degli istituti museali.

Stop proprietari tv-giornali: nuova proroga per un anno – Nuova proroga per un anno, il 2018, al divieto degli incroci proprietari tra Tv e giornali. Lo prevede uno dei commi dell’emendamento “Milleproroghe” presentato dal governo alla manovra e approvato dalla commissione Bilancio del Senato. Il divieto di incrocio, come gli scorsi anni, non riguarda i giornali web mentre si applica alle imprese controllate, controllanti o collegate.

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