Alessandria, marocchino estremista espulso dall’Italia

di Redazione

Un marocchino di 37 anni, Mounir Naimi, è stato espulso per motivi di sicurezza dello Stato italiano con provvedimento firmato dal ministro dell’Interno, Marco Minniti. L’uomo è stato accompagnato in Marocco con un volo decollato ieri mattina dall’aeroporto di Malpensa diretto a Casablanca.

Il nordafricano era residente ad Alessandria, dove anni fa si era sposato con una donna italiana da cui aveva avuto due figli di 13 e 9 anni. I due avevano poi divorziato. Aveva diversi precedenti penali per droga e reati contro la persona e il patrimonio ed era stato segnalato nel 2016 dall’antiterrorismo nell’ambito del monitoraggio degli elementi vicini all’estremismo islamico. L’uomo, infatti, era stato allontanato da un’associazione islamica di Alessandria per le sue posizioni ultra radicali e per le intimidazioni rivolte sia ai vertici del centro sia ai suoi correligionari ‘colpevoli’ di non applicare rigorosamente i dettami dell’Islam e di non sposare la sua visione.

Dallo scorso 24 novembre era detenuto per aver aggredito gli agenti di una volante. “Non vi dovete avvicinare, io parlo solo col mio Dio”, aveva detto poco prima di mimare il lancio di una bomba contro i poliziotti, terrorizzando i passanti. Con quella di oggi sono 103 le espulsioni eseguite nel 2017 mentre sono 235 quelle eseguite dal 1 gennaio 2015 a oggi.

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