Riciclavano auto rubate, facendole apparire come vetture estere attraverso documenti di circolazione recuperati in modo fraudolento in Spagna, Francia e Germania. Cinque italiani, tra i 36 e i 59 anni, sono state arrestate dalla polizia stradale di Torino, con la collaborazione dei colleghi di Matera e del distaccamento di Policoro. L’accusa nei loro confronti è di ricettazione, riciclaggio, falso, occultamento e distruzione di documenti e targhe.
L’operazione ‘Olè’, come è stata ribattezzata, ha preso il via dal sequestro di un’auto riciclata, che ha portato gli agenti a individuare un uomo residente in Basilicata e il titolare di un autosalone della provincia di Torino.
Durante le perquisizioni, i poliziotti hanno trovato una macchina rubata e ‘camuffata’ nei dati identificativi, chiavi di autovetture, falsi documenti di circolazione e di compravendita. Il “laboratorio” della gang era situato nella zona industriale di Leinì dove c’erano tutti gli strumenti necessari per “ripulire” le auto rubate che venivano smantellate e poi rivendute.
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