Aversa – Per evitare che venga ancora vandalizzato l’Amministrazione comunale lo chiude al pubblico. Parliamo di Parco Grassia che, costato oltre 250mila euro finanziati dall’Unione Europea nell’ottica del programma Urban Italia, doveva diventare un punto di aggregazione per recuperare una periferia aversana.
Un obiettivo mancato dalle amministrazioni Ciaramella, Sagliocco, dal commissario straordinario e, fino ad oggi, dall’attuale amministrazione che ha risolto il problema dei continui raid vandalici chiudendo il cancello d’accesso con catene e catenacci e trasformando un parco pubblico in un parco ad uso privato, essendo utilizzato quasi esclusivamente dai residenti dei condomini che lo circondano per portare a spasso i cani.
Per loro l’accesso è possibile perché sono forniti di chiave per entrare dall’ingresso secondario, accessibile anche a chi non abita in quei condomini perché il cancello carrabile è rimasto aperto. Così chiunque può portare a spasso il cane nel parco ed i senza dimora possono comunque entrare ed arrangiarsi sistemandosi sotto la tettoia del patio. Possibile che una struttura costata 250mila e passa euro debba essere completamente dimenticata dall’Amministrazione? Giriamo la domanda all’assessore all’Ambiente.
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