C’è un sospettato per l’uccisione di Rebecca Dykes, la diplomatica britannica trovata morta a Beirut il 16 dicembre. Un uomo è stato arrestato la scorsa notte dalla polizia libanese, come scrivono i media del Libano che hanno pubblicato solo le iniziali della persona fermata: T.H..
Gli investigatori, intanto, confermano che stanno trattando il caso come un “crimine comune” e non politico. Il corpo della diplomatica era stato ritrovato sul ciglio di un’autostrada, a Nord di Beirut. Rebecca Dykes, 30 anni, lavorava al Dipartimento per lo Sviluppo internazionale dell’ambasciata della capitale libanese dal gennaio 2017.
Secondo la Bbc, che dopo il ritrovamento del cadavere aveva citato fonti vicine alla polizia libanese, la donna sarebbe stata strangolata. E un primo esame medico avrebbe confermato l’ipotesi stabilendo che sarebbe stata usata una corda.
La diplomatica era stata vista per l’ultima volta la sera del 15 dicembre in un bar di Beirut, mentre partecipava alla festa di addio di un’amica che lasciava il Libano. Dopo le 2 del mattino aveva lasciato il gruppo e il giorno successivo si sarebbe dovuta imbarcare per rientrare in Gran Bretagna, per le feste natalizie. I suoi famigliari, dopo il ritrovamento del corpo, avevano fatto sapere, attraverso un comunicato stampa, di essere “devastati dalla perdita della nostra amata Rebecca. Stiamo facendo di tutto per capire cosa è successo. Chiediamo ai media il rispetto della nostra privacy”.