Passano dal carcere ai domiciliari, su decisione del tribunale del Riesame di Napoli, la sorella e le cognate del boss Michele Zagaria arrestate lo scorso 13 dicembre dalla Direzione investigativa antimafia partenopea (leggi qui).
Si tratta di: Beatrice Zagaria, sorella di Michele; Francesca Linetti, moglie di Pasquale Zagaria, fratello di Michele, detenuto; Tiziana Piccolo, moglie di Carmine Zagaria, altro fratello di Michele, già detenuto e attualmente sottoposto alla sorveglianza speciale; Patrizia Martino, moglie di Antonio Zagaria, altro fratello di Michele, anch’egli detenuto.
Le indagate sono ritenute gravemente indiziate del delitto di ricettazione aggravata perché destinatarie di risorse dell’organizzazione riservate al pagamento dello “stipendio” mensile agli affiliati. Francesca Linetti, moglie di Pasquale, secondo gli investigatori, percepiva 1.500 euro e i 3.500 euro al mese, in base ai tempi che correvano. E non mancavano scaramucce fra cognate, liti per accaparrarsi lo stipendio più alto.
All’apice dell’organizzazione c’era, secondo la procura, Beatrice Zagaria, sorella del boss, che avrebbe svolto un ruolo di riferimento del clan: sarebbe stata proprio lei a sovvenzionare le cognate per le spese dei viaggi per raggiungere gli istituti di pena in cui erano detenuti i mariti.