Foggia, sequestrati beni al Lupin di Capitanata

di Redazione

Beni per 1,5 milioni sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Foggia a Olinto Bonalumi, 58 ani, noto malvivente pugliese, detto “Il Lupin di Capitanata” per la sua capacità a penetrare nei caveaux delle banche.

Le articolate e meticolose investigazioni hanno consentito di accertare che l’indagato, con l’ausilio di due professionisti, ha posto in essere varie operazioni bancarie tese ad occultare la provenienza di cospicue somme di denaro contante, frutto di varie attività criminose, per l’acquisto di beni mobili ed immobili intestati a prestanome e di confermare la pericolosità sociale del soggetto e l’attualità della stessa, nonché la sproporzione tra il valore dei beni nella disponibilità dell’interessato e la capacità economica dichiarata dal suo nucleo familiare.

Realizzatisi, pertanto, i presupposti per l’applicazione della misura di prevenzione di natura patrimoniale prevista dal Codice Antimafia, i Finanzieri hanno avanzato una specifica proposta alla locale Procura che ha portato il Tribunale di Foggia ad emettere un provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca.

Tra i beni sequestrati vi sono una villetta con annessi terreni agricoli a Foggia, quattro appartamenti a Foggia e Vico del Gargano, due terreni agricoli a Foggia, un’autovettura di grossa cilindrata e quote societarie in tre imprese commerciali. Il provvedimento si sovrappone ad un analogo sequestro effettuato nei confronti dello stesso Bonalumi nel 2015, in cui furono cautelati beni per circa 800mila euro in relazione al reato di riciclaggio.

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