E’ caccia all’uomo tra Casandrino e Sant’Antimo, nell’area nord di Napoli. La notte scorsa i carabinieri hanno sicuramente sventato l’ennesimo omicidio di questo “insanguinato” dicembre, sequestrando una mitraglietta e una pistola, armi perse da due killer, uno con il passamontagna, l’altro a volto scoperto, che a bordo di una potente Ducati 1.100 con la targa parzialmente coperta da nastro adesivo, erano stati intercettati in via Falcone a Casandrino, da una pattuglia dei carabinieri della caserma di Grumo Nevano, diretta dal maresciallo Antonino Bruno. All’alt della pattuglia, il conducente della moto ha accelerato al massimo, distanziando l’auto dei carabinieri.
L’inseguimento che ne è nato, è terminato in Via Repubblica, una strada senza uscita, dove i conducente della Ducati ha perso il controllo della moto che ha impattato contro un muro, sbalzando dal sellino i due killer, che sono poi scappati a piedi nella vicina campagna. L’incidente ha fatto sì che pistola e mitra cadessero sulla sede stradale, e per l’inerzia dell’impatto “scivolassero” di una decina di metri dalla moto, rendendo impossibile il recupero da parte dei due sconosciuti per l’approssimarsi dell’arrivo dell’auto dei carabinieri.
Le armi, in perfetta efficienza e ben oleate, sono state sequestrate. La mitraglietta con sei cartucce nel caricatore e la pistola semiautomatica calibro 9 con matricola abrasa, colpo in canna e 14 cartucce nel serbatoio sono state consegnate al Ris di Roma per accertamenti dattiloscopici e balistici utili a verificare il loro eventuale utilizzo in fatti di sangue o intimidatori perpetrati negli ultimi tempi sul territorio circostante. Nelle ultime settimane, proprio nella vicina Sant’Antimo dove si fronteggiano i clan Puca e Ranucci, sono state fatte esplodere cinque ordigni, e appena domenica scorsa un pregiudicato è stati “gambizzato” nei pressi di una sala giochi.
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