Il Puc, il piano urbanistico comunale, non investe solo la parte edilizia, ma anche la mobilità e la vivibilità delle città, per cui bisognerà attrezzarsi per affrontare questa che rappresenta una sfida per il futuro, per cercare di capire il destino di strutture che potrebbero cambiare il destino di Aversa, primo fra tutti il tribunale di Napoli Nord, per non parlare, poi dell’area dell’ex ospedale psichiatrico Santa Maria Maddalena, dell’area ex Texas Instruments, dei grandi contenitori come, ad esempio, il complesso conventuale del Carmine o quello di San Domenico, tanto per citare i più noti.
«Nel 2018 si dovranno affrontare i grandi problemi urbanistici della città. Il Puc a consumo di suolo zero, promesso in campagna elettorale dai candidati a sindaco, – ha dichiarato l’ex assessore e primo dei non eletti di Fi Gino della Valle – non è solo un impegno da mantenere con l’elettorato ed una necessità della città, ma è, soprattutto, un obbligo di legge». «Per rispettare le norme in vigore – continua della Valle anche nella veste di responsabile dell’Osservatorio Politico Cittadino – il Puc deve prevedere 9 metri quadrati di verde pubblico e 2,5 metri quadrati di parcheggi per ogni cittadino residente. È evidente, quindi, che non si possono più prevedere costruzioni poiché i 470.000 metri quadrati di verde pubblico e 130.000 di parcheggi già oggi sarà complicato individuarli tra le poche aree libere rimaste». «Nel caso in cui non verranno rispettati i parametri dovuti per legge – è ancora l’esponente azzurro a parlare – l’Osservatorio politico prenderà in considerazione di attivare le procedure previste dalla legge come le osservazioni al Puc, l’esposto al Ministero dell’Ambiente (Comitato per lo sviluppo del Verde Pubblico) e, in ultimo, ricorso al Tar».
«Aversa – conclude della Valle – ha bisogno non solo di verde pubblico e parcheggi ma anche di una programmazione seria sugli orari della città. Ha bisogno di aprire tavoli istituzionali per risolvere il problema della sosta del tribunale, di discutere il futuro della Maddalena, di decentrare la sede dell’ex Inam e dell’Inps. Si deve discutere del futuro della Texas e di quelle poche zone ancora libere attigue alle due fermate della metropolitana o quelle dove si potrebbero realizzare dei parcheggi per far decollare la zona a traffico limitato».
Sull’argomento da registrare anche l’intervento del consigliere comunale del Partito Democratico Alfonso Golia che è ritornato sulle dichiarazioni fatte dal sindaco Enrico de Cristofaro qualche giorno fa relativamente al consumo di suolo zero nella oramai imminente redazione del Puc. «Sul principio ‘consumo di suolo zero’ nel nuovo strumento urbanistico – ha dichiarato l’esponente dell’opposizione – il sindaco, pur affermando di essere d’accordo, parla di non meglio precisati ‘lotti di risulta’. Occorre che chiarisca, scongiurando ogni possibilità di ”eccezioni” che lascino spazio a nuovi e invasivi interventi di edilizia residenziale. Noi, da parte nostra, vigileremo affinché questo non accada».