Aversa – Sosta a pagamento, ennesima proroga. Oramai sono quasi tre anni che la storia va avanti senza che si riesca a trovare una soluzione definitiva, mentre la piaga dei parcheggiatori abusi continua ad essere presente in città, nonostante i controlli continui di quei pochi vigili urbani presenti oramai in organico. Proroghe a fronte di una gara che non si riesce a espletare, con continui cambiamenti, davanti alla stazione unica appaltante di Caserta.
Nei giorni scorsi ancora una proroga di pochissime settimane da parte del dirigente del settore, il comandante della Polizia municipale, Stefano Guarino. Quello che manca, però, sembrerebbe essere un preciso indirizzo da parte della maggioranza anche a fronte di nuovi bisogni legati non solo al tribunale (presente, oramai, da tre anni) di Napoli Nord, ma anche alle scelte di una zona a traffico limitata non solo ampia ma anche con tempi molto più lunghi in tutti i giorni della settimana.
Sulla vicenda c’è da registrare la presa di posizione del consigliere comunale del Partito Democratico Alfonso Golia secondo il quale «la sosta a pagamento è l’emblema del fallimento di questa amministrazione. Non tanto per il non essere riusciti a vedere l’epilogo della gara d’appalto ma perché si finge di ignorare che il servizio non funziona e larghe zone della città sono lasciate in balia degli abusivi. Se non ci fosse il Tribunale o il parcheggio del Parco Pozzi ci sarebbero seri problemi di incassi». «Eppure – continua l’esponente dem – le strisce blu con una zona a traffico limitato così invasiva avrebbero dovuto rappresentare una priorità per chi governa la città. Purtroppo, però, non c’è una reale programmazione ma solo tanta approssimazione nell’approcciare i problemi della città». Golia, poi, conclude, con una proposta: «Ci vorrebbe un tavolo tecnico per studiare come valorizzare aree di sosta della città a ridosso del centro per impedire che chi arriva da fuori arrivi con l’auto fino a ridosso dei varchi. Mi chiedo di proroga in proroga dove si voglia arrivare».
Il problema della sosta regolamentata è legato anche al futuro di undici addetti al controllo dei pagamenti. In principio si trattava di 14 lavoratori socialmente utili che furono regolarizzati quando era sindaco l’azzurro Mimmo Ciaramella. Successivamente, alcuni di essi sono andati in pensione, ed ora la proroga del servizio è necessaria anche per la salvaguardia di questi posti di lavoro.
Il declino del meccanismo iniziò a delinearsi con l’amministrazione guidata dall’allora sindaco Peppe Sagliocco che, tra i suoi primi atti, scelse di revocare il precedente contratto e di svolgere il servizio in house, ossia in casa, in maniera diretta, dando vita ad una cooperativa tra gli addetti ai controlli. Fu il punto più basso, con i pagamenti (e quindi gli incassi) vicino allo zero e lo sviluppo dei parcheggiatori abusivi che iniziarono a proliferare.