Aversa – “Leggendo quanto scritto nell’articolo da voi riportato (leggi qui) resto sgomento e soprattutto stupito. Il sindaco, come più volte detto, non ha partecipato alla giunta in merito alla decisione di costituzione di parte civile”. L’attuale vice sindaco ed allora assessore della giunta guidata dal sindaco Enrico De Cristofaro, Michele Ronza, interviene nella querelle sulla mancata costituzione civile del comune nei primi due processi nati dall’inchiesta ‘The Queen’ per raccontare la propria versione dei fatti.
“Voglio ricordare – afferma Ronza – che la decisione uscì unanime da quella seduta e fu anche spiegato del perché della non costituzione. Non mi pare che il sindaco volesse sostituirmi con la Turco per quel provvedimento e se qualcuno afferma una cosa del genere dovrei concludere che non ha capacità di intendere e di volere (ha bisogno di un tutor). Non ha libertà di pensiero. Tra l’altro, non sempre in giunta c’è stata unanimità sui provvedimenti, spesso si è discusso quando non si era tutti d’accordo (la democrazia è questo)”.
“Nonostante il rapporto di fratellanza con il sindaco – continua il vice di De Cristofaro – non mi ritengo un yes man né mi risulta che altri lo siano. Se qualcuno nel recente passato si è ritenuto/a tale è un suo limite. Chi è causa dei propri mali pianga sé stesso. Come ho più volte detto molti confondono la democrazia con altro. La giunta ha deciso in piena autonomia, in piena democrazia e con i poteri conferiti dai regolamenti comunali. Tutto il resto sono chiacchiere da bar e tali restano. Io al bar prendo solo il caffè”.
Non si può non prendere atto delle dichiarazioni di Ronza, ma, ancora una volta e, pur volendola accettare, rimane sempre la contraddizione del sindaco che ha dichiarato in un comunicato ufficiale del Comune di Aversa che era stato lui a decidere la non costituzione dopo aver ascoltato i suoi legali. Una promiscuità che in un Paese normale farebbe tremare la casa comunale dalle fondamenta e avrebbe già da tempo portato il prefetto di Caserta ad adottare i provvedimenti conseguenziali. Questo anche alla luce di un’altra considerazione: a che titolo i legali del sindaco di Aversa, indagato nell’inchiesta The Queen, hanno chiesto di escludere il comune dalle parti lese? Altro interrogativo indicativo di una promiscuità che preoccupa per la mancanza continua di opportunità, nonostante continuiamo ad essere convinti che Enrico De Cristofaro riuscirà a dimostrare la sua estraneità ai fatti oggi contestati.