Aversa, un Puc a consumo di suolo zero: maggioranza e opposizione concordano

di Nicola Rosselli

Un Piano Urbanistico Comunale a consumo di suolo zero. Maggioranza, opposizione e tecnici sembrerebbero essere tutti d’accordo su questa affermazione che rappresenta una necessità più che una scelta. A farsi portavoce della situazione il consigliere comunale del Pd, Alfonso Golia, che, in una mozione rivolta al consiglio comunale auspica che il civico consesso faccia propria questa determinazione. A determinarlo, di fatto, i dati che Golia snocciola: “Attualmente abbiamo 8 milioni di mc. di costruito, i cittadini residenti sono 53,080  con circa 18.200 nuclei familiari, con circa 35 mila auto vetture circolanti di cittadini residenti, con 16/17mila auto in ingresso e in uscita di mattina e 20 mila auto che entrano ed escono di sera dalla città e con tantissimi Uffici Pubblici, attività commerciali, scuole superiori e 2 sedi universitarie. Tutta questa densità è distribuita in soli 8,73 Kmq. di territorio. Su 8.004 comuni italiani, aversa è 19° per densità abitativa. Con più di 6000 abitanti per kmq, delle 18 città che ci precedono in questa classifica solo tre (Milano Napoli e Torino) hanno contemporaneamente: tribunale, ospedale, carcere e università”.

Fatta questa premessa necessaria, Golia evidenzia come “molti Comuni italiani nei Puc approvati hanno deciso di non occupare più suolo libero con nuove colate di cemento. Una tale scelta indirizzerebbe gli investimenti dei privati verso una rivitalizzazione dell’esistente, al riuso del costruito e soprattutto a riqualificare del bellissimo centro storico della nostra città. Molti edifici nel nostro bellissimo centro storico sono completamente abbandonati e fatiscenti. Anche fuori del centro storico ci sono molti appartamenti disabitati; Edifici e appartamenti vuoti sono sinonimo di una non corretta pianificazione urbanistica. Negli ultimi anni non si è certo attuata una sana politica urbanistica infatti si sono verificati fenomeni parossistici come quelli zone G dove si sono costruiti uffici che sono diventate case, dove le chiese sono diventate villette e le strutture religiose case di cura”.

Una proposta che trova d’accordo lo stesso sindaco Enrico De Cristofaro nella duplice veste di primo cittadino e tecnico: “Stessero tranquilli gli aversani. Il consumo zero di suolo è anche un nostro obiettivo, come ha tenuto a precisare l’assessore al ramo Gilda Emanuele in occasione della seduta della commissione consiliare urbanistica. La pianificazione, quindi, seguirà questo percorso”. “Questo significa – continua il capo dell’amministrazione comunale normanna – anche che ci saranno delle premialità per quanti sceglieranno di recuperare il patrimonio immobiliare esistente sia in termini di cubatura che di sconti per quanto riguarda gli oneri”. “Voglio anche evidenziare, comunque, – conclude il primo cittadino aversano che tiene ad evidenziare come la sua posizione sia in piena sintonia con quella dell’assessore all’urbanistica – laddove ci siano lotti di risulta, andremo a verificare, a nostro modo di vedere, se e quali possibilità ci potranno essere per la loro utilizzazione”.

Sulla stessa scia il consigliere comunale di Campania Libera, Rosario Capasso, che ha anche la delega all’urbanistica alla Provincia. In particolare, l’esponente della maggioranza richiama l’attenzione sulla “necessità di un censimento dei permessi a costruire rilasciati dal 2008 ad oggi. Permessi che non possono superare le 1983 unità abitative, perché potremmo già avere un territorio saturo”.

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