Lo spostamento dell’ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme si farà. Donald Trump lo ha anche annunciato personalmente al telefono al leader palestinese Abu Mazen, che ha replicato: “Decisione pericolosa per la pace”. Cresce la tensione anche in Turchia, dove il premier Erdogan avverte: “Gerusalemme è una linea rossa per i musulmani”. Ma Israele: “Quella è la nostra capitale da tremila anni”.
Trump ha informato dunque Abu Mazen, in una conversazione telefonica, “della sua intenzione di spostare l’ambasciata americana”, e il leader palestinese ha ammonito il presidente “dei pericoli di una tale decisione sul processo di pace, sulla sicurezza e la stabilità nella regione e nel mondo”. Ha poi ribadito che “non ci può essere nessuno Stato palestinese senza Gerusalemme est come capitale, in conformità con le risoluzioni di legittimità internazionale e l’iniziativa di pace araba”. “Il presidente – ha aggiunto il portavoce Abu Rudeina – continuerà i suoi contatti con i leader mondiali per prevenire azioni inaccettabili”.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato che l’eventuale riconoscimento di Gerusalemme a capitale di Israele “rappresenta una linea rossa per i musulmani” e potrebbe portare alla rottura delle relazioni diplomatiche della Turchia con Israele. La mossa sarebbe interpretata dai palestinesi come un esplicito riconoscimento della sovranità dello Stato ebraico sulla città. Ma il portavoce del ministro degli Esteri Emmanuel Nahshon precisa che “Gerusalemme è la capitale del popolo ebraico da tremila anni e la capitale di Israele da 70, senza riguardo se sia riconosciuta o meno da Erdogan”. Anche il ministro dei Trasporti Yisrael Katz ha respinto l’intervento di Erdogan e il leader di Yesh Atid Yair Lapid ha detto che Israele “non si farà minacciare”, mentre da Tel Aviv fanno sapere di essere pronti a una rivolta palestinese.
Anche il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso a Trump in una conversazione telefonica la “sua preoccupazione sull’eventualità”, ricordandogli, riferisce l’Eliseo, “che la questione dello status di Gerusalemme dovrà essere regolata nel quadro dei negoziati di pace tra israeliani e palestinesi”. Da Parigi precisano che “Macron e Trump hanno convenuto di riparlare prossimamente di questo argomento”.