Carabinieri, nucleo biodiversità e tutela, con le loro accattivanti divise utilizzate nei casi di emergenza, tantissimi volontari che hanno intrattenuto i piccoli pazienti con giochi vari e donando loro giocattoli, lo stesso vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, che non si è tirato indietro nell’occasione di portare qualche momento di gioia vera nel reparto di pediatria dell’ospedale «San Giuseppe Moscati» di Aversa, diretto da Mimmo Perri, che ha supervisionato l’intera manifestazione.
I carabinieri, nell’ambito di un progetto che ha visto quale platea prescelta proprio i pazienti del reparto di pediatria, hanno spiegato ai piccoli ospiti del nosocomio normanno e ad alcune decine di alunni di scuole cittadine l’importanza della tutela ambientale. Un concetto sottolineato anche dal vescovo Spinillo che si è detto felice di essere presente a questo tipo di appuntamenti. Appuntamenti ai quali, in verità, non è mai mancato nel corso di questi anni di permanenza ad Aversa.
Altra iniziativa degna di menzione quella degli abitanti del Quartiere San Lorenzo di Casaluce, che dal 3 dicembre e fino al 7 gennaio stanno portando avanti diverse iniziative di volontariato per finanziare l’acquisto di un ecografo per i piccoli pazienti del reparto di pediatria dell’ospedale aversano. Ancora il 7 gennaio le unità cinofile sempre dell’Arma dei Carabinieri saranno presenti in corsia per portare doni ai piccoli malati e ad alcuni aversani di famiglie meno abbienti. La visita dei militari è legata anche al progetto di pet-terapia che dovrebbe partire a breve accanto a quelli già esistenti di clown terapia, ludoterapia e lettori di fiabe.
«Progetti importanti – ha dichiarato il primario Perri – che servono anche per tenere riflettori accesi sul reparto. I tempi sono difficili, si tende a diminuire la spesa e gli apporti che vengono dal mondo esterno servono per colmare, almeno in parte, la riduzione di spesa pubblica». Un’oasi gioiosa e colorata questa del reparto di pediatria. Una situazione in netto contrasto rispetto a quanto si sta verificando in questi giorni presso il nuovo pronto soccorso del nosocomio aversano, dove sempre più spesso si sta registrando la presenza di un solo medico, con disagi per i pazienti costretti, soprattutto per quanto riguarda i codici verdi e gialli, ad attese estenuanti, anche di diverse ore, prima di venire visitati.