Aversa – “Nessuna somma è entrata nelle casse dell’Ente comunale a seguito della vendita di un terrazzo di 60 metri quadrati e di un vano di 127 metri quadrarti posto al piano terra di via Sanfelice, facenti parte di uno stesso edificio, venduti da una immobiliare, rispettivamente, per 60mila e 410mila euro”. Così il vicesindaco Michele Ronza al quale abbiamo chiesto chiarimenti su una vicenda che sta facendo parlare la città.
“Sia il terrazzo che il vano al piano terra erano – continua Ronza – di proprietà privata e non del Comune che è entrato nella vicenda solo perché essendoci un vincolo della Soprintendenza sull’edificio, come su tanti altri della città, per legge avrebbe potuto esercitare il diritto di prelazione”.
“Se lo avessimo fatto – spiega il vicesindaco – saremmo subentrati all’acquirente e, per legge, avremmo dovuto spendere la stessa cifra che l’acquirente aveva concordato con l’immobiliare per la vendita vale a dire 60mila e 410mila euro per acquistare un bene di cui non sappiamo e non avremmo saputo a cosa adibire. A questo punto è ovvio che non ci fosse motivo di esercitare il diritto di prelazione e che non c’è stato alcun introito nelle casse comunali perché nulla di proprietà comunale è stato venduto”.
“Tra l’altro – conclude Ronza – la vendita si è conclusa da mesi, così meraviglia che se ne stia parlando solo adesso e, senza prima documentarsi, si voglia caricare l’amministrazione di sospetti che non hanno alcuna base”. Per chiudere, va ricordato che terrazzo e vano a piano terra non hanno alcun collegamento con il convento della monache clarisse di San Francesco.