La Procura della Corte dei Conti della Campania ha aperto un’inchiesta sulla gestione da parte della Città Metropolitanà di Napoli dei beni confiscati alla camorra. 19 i comuni finiti nel mirino dei pm contabili che hanno delegato la Guardia di finanza ad acquisire documenti e informazioni sugli immobili che non sono utilizzati.
I magistrati sostengono che molti dei beni acquisiti dal consorzio ‘Sole’, deputato alla loro gestione, siano inutilizzabili perchè malridotti. In un caso, addirittura, si tratta di ruderi, eppure sono stati inseriti nel patrimonio immobiliare del consorzio. La Guardia di finanza ha già acquisito i primi documenti per cercare di comprendere se ci siano stati o meno i controlli da parte dei dirigenti del consorzio.
In pratica, il consorzio ‘Sole’ prende possesso dei beni che sono stati acquisiti dai Comuni che aderiscono all’associazione ma su quei beni non ci sarebbero valutazioni, neanche sullo stato ‘di salute’.
Per questo sono in corso accertamenti per cercare di comprendere quanti e quali beni sono a disposizione di Citta’ Metropolitanà ma non sono utilizzati e generano costi, e quindi danni contabili.