“E’ inaccettabile che in Italia una persona perda la vita per essersi trovata al posto sbagliato nel momento sbagliato”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Marco Minniti, al termine del Comitato per l’ordine e la sicurezza indetto in seguito all’agguato a Bitonto (Bari) in cui è rimasta uccisa un’anziana. “Che poi non erano il posto sbagliato e il momento sbagliato, questo rende ancora più urgente una risposta”, ha aggiunto Minniti.
“Non dare tregua a questi clan criminali” è la strategia dello Stato per “riaffermare la propria presenza in ogni parte della città di Bitonto”, ha sottolineato il capo del Viminale. “Si procederà con fermezza. Un meccanismo di controllo effettivo sul territorio non può essere che il frutto di una cooperazione rafforzata tra le forze di polizia e coloro che sono chiamati in prima persona alla gestione diretta del territorio, i sindaci”.
“La risposta dello Stato sarà molto dura, non consentiremo nemmeno angoli franchi”, ha dichiarato Minniti, aggiungendo: “I malavitosi si muovono dentro l’illegalità come pesci nell’acqua e noi dobbiamo prosciugare lo stagno dell’illegalità”. “Abbiamo deciso di agire su un triplice livello: individuare e arrestare i componenti dei due gruppi di fuoco, affrontare in maniera strutturata con attività investigativa di medio periodo il tema della criminalità organizzata e predisporre un piano straordinario di controllo del territorio”, ha affermato ancora Minniti.
“Le operazioni si protrarranno fino a quando sarà necessario, come a Foggia o a Ostia, dove è ancora necessario. Quindi se qualcuno vuole aspettare che noi ci fermiamo suggerisco di non puntare su questo perché lo Stato non si ferma. Sarà un’azione incessante per il ristabilimento di principi importantissimi come quelli della libertà e della sicurezza che sono necessari in democrazia”.
Alle 19, in concomitanza con i funerali della vittima, è prevista una manifestazione in piazza: “Ci sarà anche chi vuole cambiare Bitonto perché è nato e vive qui?”, domanda il sindaco Michele Abbaticchio. “I nostri figli ci guardano. Sono convinto che questo territorio risponderà nell’unico modo che conosce, con la parola ‘presente’. Sono fiero ancora di più oggi di essere bitontino perché partecipo con lo Stato a questa sfida”.