Mafia, 6 arresti a Bagheria: fermato boss vicino a Messina Denaro

di Redazione

Duro colpo alla mafia nella provincia di Palermo. Finiscono in manette i nipoti del boss Giuseppe Scaduto, considerato capo del mandamento mafioso di Bagheria. Tra le figure di vertice di cosa nostra nella zona, per gli inquirenti, c’è Paolo Liga, accusato di avere organizzato le attività estorsive sul territorio. Proprio Liga avrebbe avuto la funzione di tramite tra la mafia palermitana e la figura del boss Matteo Messina Denaro.

I carabinieri hanno dato esecuzione a sei provvedimenti di fermo di indiziato per altrettante persone accusate a vario titolo, di associazione di tipo mafioso ed estorsione aggravata ai danni di operatori economici. Tra i fermati, oltre allo stesso Liga, ci sono Salvatore Farina, Claudio e Riccardo De Lisi, Giuseppe Sanzone, Rosaria Maria Liga.

L’indagine, denominata “Legame”, ha permesso di accertare l’appartenenza di alcuni degli arrestati a cosa nostra e di ricostruire estorsioni commesse da suoi. Gli inquirenti sono stati supportati da servizi di osservazione, pedinamento e controllo e dal supporto dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia. Si tratta di personaggi che in passato avevano occupato ruoli apicali nel mandamento di Bagheria, e hanno permesso di accertare, secondo i carabinieri, l’appartenenza di alcuni degli arrestati di oggi alla famiglia mafiosa di Bagheria.

Liga è nipote di Giuseppe Scaduto, ritenuto i capo del mandamento mafioso di Bagheria, arrestato lo scorso mese di ottobre nell’ambito dell’operazione “Nuova Alba”. Il rampollo della famiglia mafiosa sarebbe stato costantemente in contatto diretto con i vertici del mandamento, custodendone e gestendone l’arsenale con altri indagati tra cui Salvatore Farina.

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