“Finalmente Luigi non è più in pericolo di vita”. Così, in un post su Facebook, il sindaco di Parete, Gino Pellegrino, dà la lieta notizia che il 14enne ferito alla testa da un proiettile vagante nel pomeriggio della vigilia di Natale inizia finalmente a reagire dopo oltre venti giorni di ricovero in Rianimazione all’ospedale di Caserta. “Non si è ancora risvegliato dal coma – dice il manager dell’azienda ospedaliera casertana Mario Ferrante – ma ha iniziato a muoversi, il suo organismo risponde e sta reagendo. E’ una buona notizia”.
Intanto, sul fronte delle indagini, ancora ha un nome l’autore della sparatoria del 24 dicembre scorso quando il ragazzino fu colpito da un proiettile alla testa in via Vittorio Emanuele, mentre si intratteneva con amici vicino ad un bar. Nei giorni scorsi i carabinieri hanno interrogato il titolare di un’impresa di onoranze funebri, proprietario di un terreno in via Vicinale Vecchia, una strada parallela a via Vittorio Emanuele, da dove, secondo i periti, sarebbe partito il colpo di pistola. L’uomo non è indagato e non è in possesso di porto d’armi.
Gli investigatori hanno individuato la traiettoria del proiettile esploso. Fondamentale è stata la consulenza tecnica e balistica di Claudio De Matthaeis, il quale ha effettuato diversi sopralluoghi in quelle strade, utilizzando anche un manichino posizionato esattamente dove si trovava il 14enne quel pomeriggio.
Analizzati, inoltre, i tre proiettili ritrovati, compreso quello estratto dalla testa del ragazzo, e i filmati di videosorveglianza della zona. Sembra che il proiettile che ha raggiunto Luigi fosse “in caduta” e per questo non ha avuto la forza necessaria per uscire dal cranio del ragazzino. A questo punto, gli inquirenti valutano l’ipotesi dei colpi esplosi da una zona più lontana.