E’ di sei morti il bilancio del tragico incidente avvenuto martedì, intorno alle 14, sull’autostrada A21, nei pressi dello svincolo di Brescia Sud, tra Poncarale e Montirone. Un camion, condotto da un italo-macedone, ha tamponato una vettura con a bordo una famiglia francese, composta da cinque persone, di cui tre adulti e due bambini; quest’ultima, a sua volta, ha urtato un’autocisterna che la precedeva, provocando l’incendio del liquido infiammabile. L’autocisterna si trovava in coda dopo che l’autostrada era stata chiusa per permettere l’intervento dei soccorsi per un precedente incidente verificatosi sulla corsia di marcia opposta alle 12.30. Morti il conducente del camion, un italo-macedone residente in Piemonte, e tutti gli occupanti della vettura, compresi i due bambini. Salvo il conducente dell’autocisterna, riuscito ad abbandonare il mezzo in tempo prima che fosse avvolto dalle fiamme.
La causa dell’incidente “è ascrivibile a una distrazione del conducente del mezzo pesante che ha tamponato l’auto e poi l’autocisterna”. Lo ha detto il comandante della polizia stradale di Brescia, Barbara Barra. “Tutti i veicoli erano in fase di rallentamento. Purtroppo il mezzo pesante non è riuscito a interrompere la propria corsa”, ha aggiunto. “A breve riusciremo a identificare le cinque vittime che viaggiavano a bordo dell’auto”, ha spiegato Barra. “Non abbiamo ricevuto segnalazioni dall’estero – ha aggiunto il comandante della polizia stradale di Brescia -, ma grazie ai prelievi effettuati dai biologi riusciremo attraverso il Dna a dare un nome alle cinque persone morte carbonizzate in auto”.
L’ipotesi, quindi, è che il conducente del camion che ha provocato il tamponamento non sia riuscito a frenare in tempo per evitare le vetture incolonnate a causa del precedente incidente. “Tutti i veicoli erano in fase di rallentamento anche perché le cose erano segnalate. Purtroppo il mezzo pesante – ha sottolineato Barra – non è riuscito a interrompere la propria corsa”.
“Eravamo in movimento, sono stato tamponato e ho lasciato il tir in tempo”. È questo il racconto che l’autista dell’autocisterna esplosa, un uomo di Bolzano, unico superstite dell’incidente, ha fatto agli inquirenti. “Ero a circa 200 metri in linea d’aria dal punto dello scontro tra il tir e l’automobile. – ha raccontato invece un testimone a Sky Tg24 – La cosa che mi ha colpito di più è stata questa coltre di fumo pazzesca che si è generata sopra le nostre teste. Stavo per andare anch’io addosso alla macchina davanti a me”.
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