Trentola Ducenta – Scompare un tabernacolo in argento dell’ottocento e viene danneggiato il coevo altare policromo e scoppia la protesta tra i fedeli. A riportare serenità nella comunità parrocchiale della chiesa di San Giorgio a Trentola Ducenta il vescovo della diocesi normanna, Angelo Spinillo, che ha chiamato a rapporto nella mattinata d ieri il parroco Michele Mottola, da poco alla guida dell’importante chiesa della città confinante con Aversa.
I fedeli di Ducenta che si erano recati in chiesa mercoledì sera per la messa vespertina, hanno avuto l’amara sorpresa di trovare l’altare antico (1777) dedicato alla Madonna Addolorata, molto venerata tra la comunità, seriamente danneggiato rispetto a qualche giorno prima. Immediate le proteste dei parrocchiani con un tam-tam mediatico, come, oramai, accade abitualmente in questi casi.
In particolare, i fedeli si chiedono chi sia stato l’autore di tale scempio e come mai il parroco abbia permesso che si potesse rimuovere un tabernacolo antico con porta in argento massiccio, sostituendolo con un “obbrobrioso” tabernacolo in metallo dorato. Tabernacolo che, insieme all’intero altare, per il suo valore artistico, in quanto di fattura pregiata e con marmi policromi finissimi, è sottoposto al vincolo della Soprintendenza ai beni culturali.
Immediato l’intervento di monsignor Spinillo che ha convocato don Michele e ha ascoltato le sue giustificazioni alla presenza del vicario episcopale, don Franco Picone. Al termine dell’incontro sembrerebbe essere stato chiarito l’arcano: il precedente e antico tabernacolo sarebbe stato rimosso solo temporaneamente per essere sottoposto a restauro. Quindi, la sostituzione con il nuovo tabernacolo, di foggia contemporanea, sarebbe solo temporanea. Il vescovo, inoltre, per riportare la serenità nella comunità parrocchiale, ha chiesto al parroco di incontrare i propri fedeli in incontri immediati nel corso dei quali don Michele dovrà illustrare le motivazioni di quanto accaduto.