Aversa – Il presidente di una commissione consiliare non può essere sfiduciato dagli altri componenti. Il prefetto di Caserta scrive al comune di Aversa e dà ragione al consigliere comunale di ‘Noi Aversani’ Carmine Palmiero che dal 4 agosto scorso sta combattendo la propria battaglia contro una parte dei componenti della commissione consiliare politiche sociali della quale era presidente e dalla quale si è visto sfiduciare con la nomina di un altro consigliere.
«A pensar male – ha dichiarato Palmiero – si fa peccato ma a volte si indovina. Nessun proverbio sembra essere più indicato rispetto alla situazione creatasi in riferimento alle mie dimissioni da presidente della commissione politiche sociali. Nei giorni scorsi è apparsa sui media la notizia che avrei rassegnato le mie dimissioni da tale carica in quanto la nuova maggioranza ha ostacolato il mio operato con la forza dei numeri (anche dei transfughi) all’interno della commissione stessa».
«Ebbene, come annunciato così è stato fatto. Giovedì, in una conferenza stampa, – ha continuato l’esponente di Noi Aversani – ho annunciato le mie dimissioni che sarebbero state protocollate entro le 24 ore dall’annuncio stesso (guarda il video). Tuttavia in questo frangente è sopravvenuta una nota del Prefetto della Provincia di Caserta, il quale conferma quanto affermato dal segretario generale del Comune e quindi dichiara assolutamente illegittimo il procedimento adottato dai consiglieri Sbano, Capasso, Di Virgilio e Innocenti e avallato dal sindaco». «Di conseguenza, – continua Palmiero – il parere della prefettura mi dà ancora una volta ragione rispetto ad una questione più volte sollevata al presidente del Consiglio il quale ha sempre usato metodi poco urbani, fingendo di non sentire e di non vedere».
«Il tutto – conclude il consigliere comunale evidenziando un dubbio – assume contorni ancora più ambigui quando mi informano rispetto alla data di arrivo della nota: 9 gennaio. Insomma, se fossi malpensante, crederei a chi dice che il sindaco ha tenuto nascosto nel cassetto la nota in attesa delle mie dichiarate dimissioni, ma, purtroppo per lui, quelle dimissioni non sono mai state protocollate. Credo sia opportuno a questo punto che il sindaco prendesse atto di quest’altra pessima figura collezionata da lui e dalla sua maggioranza e chiedesse scusa a me e ai cittadini che mal sopportano questo atteggiamento da ‘Marchese del Grillo’. Inoltre, il sindaco, attraverso uno scatto di dignità dovrebbe ritrattare quanto dichiarato sui media nei mesi scorsi e dichiarare la tua totale incompetenza in campo politico-amministrativo».