Aversa – Al via la gara la gara per la costruzione dei loculi, ossari e nicchie cinerarie all’interno del cimitero di Aversa dove, oramai, i posti disponibili sono ridotti al lumicino. «Si tratta – ha dichiarato il vicesindaco con delega ai servizi cimiteriali Michele Ronza – di una procedura negoziata. Si farà una manifestazione di interesse e se ci saranno più di 15 ditte sarà fatto sorteggio pubblico. La pubblicazione dell’intero iter amministrativo avverrà sul portale Asmel, la nuova centrale di committenza alla quale il comune di Aversa ha deciso di aderire per sottrarsi dalle lungaggini burocratiche della Stazione Unica Appaltante».
Nella pratica, per scongiurare il bisogno di loculi e nicchie presso il sacro luogo della città normanna, dovranno essere realizzati 140 loculi ad apertura frontale, 150 tra nicchie cinerarie e ossari e 100 loculi ad apertura laterale, il tutto per circa quattrocento nuovi alloggiamenti in pannelli prefabbricati, corredati di pannelli fotovoltaici e di scale in sicurezza sul tipo di quelle utilizzate nelle biblioteche. Le nuove costruzioni troveranno posto in fondo all’attuale cimitero, dove già sono stati costruiti gli ultimi due blocchi qualche anno fa.
Per quanto riguarda i tempi di realizzazione, l’esponente dell’esecutivo guidato dal sindaco Enrico de Cristofaro si sbilancia e afferma: «Prevedo che l’assegnazione della gara possa avvenire entro il prossimo mese di marzo, mentre le opere dovrebbero essere ultimate massimo entro fine settembre, pronte per essere assegnate». Gli ultimi loculi disponibili erano stati messi a disposizione del mese di agosto del 2016 a seguito di un precedente appalto che risale al 2012.
Ronza guarda anche al futuro e preannunzia: «Subito dopo metteremo mano all’ampliamento del cimitero, anche se siamo indirizzati a non utilizzare il progetto del 2015, già approvato in giunta all’epoca, che riteniamo troppo faraonico per quanto riguarda i bisogni della nostra città in questo settore». Quel progetto prevedeva tremila loculi, cinquecento cappelle gentilizie, una zona parcheggio di 8mila metri quadrati da realizzare su un’area di circa 50mila metri quadrati da espropriare a privati. Un intervento dal costo di 12 milioni di euro che diede spunto, all’epoca, a critiche da parte dell’opposizione che aveva segnalato l’inutilità del mega progetto, definendolo «puramente speculativo, considerato anche il mancato incremento della popolazione aversana negli ultimi decenni e l’assenza di uno studio di fattibilità e dei fabbisogni».
Oggi, l’attuale amministrazione parrebbe orientata sì ad ampliare il cimitero ma utilizzando un appezzamento di terreno che dovrebbe essere di proprietà comunale, ubicato sul lato della provinciale per Cesa, quindi senza alcun aggravio per le casse comunali, realizzando tremila loculi e campi di inumazione. Abbandonata del tutto l’idea del forno crematorio «tenuto conto che sono già in stato avanzato i progetti di Casaluce e Lusciano, idonei a ricoprire l’intero fabbisogno della zona». Circa la necessità di programmare, basta sottolineare che dal 1983 ad oggi sono state presentate oltre 5500 domande di concessione di loculi e suoli, per realizzare cappelle gentilizie, e che la mortalità annuale ad Aversa è di circa 300 decessi.