Il Partito Democratico della Provincia di Caserta e i dirigenti regionali e nazionali, secondo i Giovani Democratici, non dovrebbero avere il minimo indugio sulla richiesta del movimento giovanile del partito di essere presente alle prossime politiche con la candidatura del segretario provinciale, Pasquale Fiorenzano (nella foto), nel listino proporzionale. Ieri, nella sede del Partito Democratico di Aversa, visto lo “sfratto esecutivo” subito dalla sede provinciale, i Gd fanno sapere di aver “dimostrato con grande fierezza di essere una proposta politica non solo credibile per la grande capacità di sviluppare proposte e declinare temi fondamentali ma per la grandissima capacità di coinvolgere persone adulte, riferimenti istituzionali, consiglieri comunali. Qualcosa che ha oltrepassato la barriera del livello generazionale”.
Un’iniziativa partecipata, quella di Aversa, con una sala gremita: “Oltre 150 i partecipanti – fanno sapere i Gd – che forse hanno visto nei Giovani Democratici quello che da troppo tempo manca al Partito Democratico: capacità di ascolto e contatto reale coi cittadini”. Presenti la deputata Camilla Sgambato e la senatrice Lucia Esposito che ancora una volta hanno manifestato la loro sensibilità verso le giovani generazioni del Pd, oltre alla presenza di diversi segretari di circolo del Pd e del consigliere provinciale Marco Villano. Assenti, giustificati da impegni istituzionali, i parlamentari Pina Picierno e Stefano Graziano che hanno comunque espresso la loro disponibilità per le prossime iniziative.
I lavori si sono conclusi con l’intervento di Pasquale Fiorenzano: “La nostra non è una sfida generazionale. Non siamo interessati a nessuna quota giovani. Noi in questo partito abbiamo dovuto spesso fare più gli adulti che i giovani. Abbiamo attraverso il nostro lavoro e la nostra passione spesso rimediato ad errori indegni e sconfitte laceranti della classe dirigente del partito. Siamo riusciti ancora oggi a rappresentare un sentimento di fiducia e speranza. Nessuno di noi intende questa battaglia come un modo per sottrarsi dall’attaccare i manifesti o offrire le nostra capacità pratiche nella organizzazione del partito, ma abbiamo bisogno di uno spazio in cui dimostrare a chi sostiene il nostro percorso che nel Pd la militanza, l’impegno e la passione sono fattori che vengono premiati e riconosciuti degnamente. Il partito dica chiaramente se noi meritiamo questa opportunità oppure tra gli studenti, tra i giovani, tra i disoccupati giovani, tra i precari, tra quelli che vogliono andarsene via dall’Italia preferisce mandare in questa campagna elettorale altre figure e consegnare quella fascia di elettorato alle destre e al populismo del Movimento 5 Stelle”.