Aversa, polemica su fondi tensostruttura e avvio del bike sharing

di Livia Fattore

Aversa – «Non capisco perché hanno chiesto 900mila euro di finanziamento al Coni per restaurare una tensostruttura la cui realizzazione ne costò 260mila». Gino della Valle, più volte assessore in quota Forza Italia e responsabile dell’Osservatorio Politico Cittadino, evidenzia le proprie perplessità in merito al finanziamento che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Enrico de Cristofaro ha chiesto per ristrutturare l’impianto sportivo di via de Nicola, oggi praticamente in disuso, nonostante nella città normanna ci sia il bisogno di impianti sportivi pubblici.

«Con quei soldi – continua della Valle – realizzi ex novo una grande tensostruttura. Nel nostro caso, invece, si parla solo di restauro dell’impianto già esiste». La giunta comunale di Aversa presieduta dal sindaco Enrico de Cristofaro su proposta dell’assessore allo Sport, Alfonso Oliva, nello scorso mese di dicembre, aveva deliberato di aderire al bando Fondo «Sport e Periferie» per la riqualificazione e l’ammodernamento della tensostruttura di via de Nicola. Si tratta, in sintesi, di un progetto per un totale di circa 900mila euro, richiesta come finanziamento al Comitato Olimpico Nazionale.

«In un anno e mezzo – aveva spiegato l’assessore Oliva – come amministrazione comunale abbiamo programmato la riqualificazione di tutti i maggiori impianti sportivi cittadini. Lo stadio ‘Augusto Bisceglia’ ed il palazzetto dello sport ‘Maria Teresa Iacazzi’ saranno ristrutturati in previsione delle Universiadi. Adesso tocca alla tensostruttura di Via De Nicola per la ristrutturazione della quale abbiamo partecipato al piano del Coni ‘Sport e Periferie’ con l’approvazione in giunta del progetto preliminare di fattibilità. Il tutto a costo zero per la cittadinanza».

«Il progetto – afferma ancora della Valle, continuando nella propria disamina – è un altro punto misterioso. Il Coni ha detto a chiare lettere che saranno preferiti livelli alti di progettazione. Invece, nell’esecutivo, hanno approvato un progetto preliminare che è il livello più basso. Quindi, da questo punto di vista già partiamo svantaggiati. C’è, infine, un altro punto a nostro sfavore: il bando avvantaggia i progetti cofinanziati mentre il Comune di Aversa ha deliberato di non metterci un euro».

A fronte di una notizia non del tutto positiva, da registrare l’avvio in tempi brevi del servizio di bike-sharing, bloccato da poco meno di cinque anni, con biciclette in deposito e le tre stazioni (via Roma, piazza Cirillo e via Giolitti) più volte danneggiate. A darne notizia il vice sindaco con delega ai lavori pubblici Michele Ronza che ha dichiarato: «Con alcuni operatori comunali stiamo cercando di porre riparo ai danni. Crediamo in questa settimana di riparare le stazioni di sosta delle biciclette a costo zero. Avremo, poi, una settimana di prova per partire a regime tra quindici giorni».

Trentacinque biciclette a pedalata assistita saranno messe a disposizione di chi vorrà lasciare l’auto per usare un mezzo ecologico e non inquinante. Le bici potranno essere prelevate da una delle postazioni disseminate sul territorio urbano. Naturalmente l’uso è regolamentato.

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