Cesa, caso Guida. Il Pd accusa: “Alcuni hanno troppa fame di ammuina”

di Redazione

Cesa – Sulla vicenda che coinvolge il sindaco di Cesa, Enzo Guida, raggiunto da un divieto di avvicinamento all’ex moglie, intervengono la segreteria ed il direttivo del circolo di Cesa del Partito Democratico, da cui il primo cittadino si è sospeso provvisoriamente.

Ecco la nota dei dem cesani: In riferimento agli incresciosi fatti che hanno coinvolto alcuni nostri iscritti e dirigenti, per sgombrare il campo da tutte le ricostruzioni fantasiose e strumentali che sono circolate e stanno circolando in queste ore, la segreteria ed il direttivo del circolo di Cesa del Partito Democratico tengono a precisare quanto segue. L’assenza, fino a questo momento, di dichiarazioni ufficiali da parte degli organi deputati a parlare a nome del circolo del Pd Cesa non è certo dipesa da una volontà di evitare l’argomento o di far finta che nulla sia accaduto bensì dalla necessità, vista l’estrema delicatezza della questione, di avere un quadro più chiaro dell’intera vicenda. Abbiamo sempre ritenuto, e continuiamo a ritenerlo, che di fronte a fatti che coinvolgono la sfera personale e familiare sia sempre meglio attendere un giorno in più, riflettere un giorno in più, piuttosto che agire di impulso o, peggio, che agire solo per soddisfare la “fame di ammuina” che, puntualmente, si manifesta in alcuni soggetti quando intravedono la possibilità di ricavarne un vantaggio politico e/o amministrativo.

È incontestabile che i fatti emersi siano gravi e che, proprio per questo, l’intero circolo abbia vissuto momenti di profonda costernazione per quanto accaduto; allo stesso tempo, è incontestabile anche il nostro essere garantisti ‘sempre e comunque’ e, pertanto, come abbiamo sempre fatto e come vorremmo che tutti facessero, attendiamo gli sviluppi della vicenda con piena fiducia e rispetto nei confronti del lavoro della magistratura. In tal senso, è da apprezzare la decisione di chi, coinvolto nella vicenda, ha optato per una scelta di responsabilità: autosospendersi dal Pd per tutelarne l’immagine e per rispetto nei confronti dei suoi iscritti fino a che la magistratura non avrà completato il suo lavoro.

Purtroppo, e sempre a causa di chi invece di dare prova di serietà ama distinguersi per ‘fame di ammuina’, dobbiamo anche sottolineare quella che è a tutti gli effetti un’ovvietà: chi è stato bersaglio di azioni volte a ledere la sua rispettabilità ha subito ricevuto, e continua a ricevere, la solidarietà e la vicinanza del Pd. Infine, poiché riteniamo che dignità, onestà e rispetto vadano praticati e non solo “postati”, vogliamo manifestare coram populo il nostro apprezzamento per la linea adottata dal Movimento 5 Stelle di Cesa che, come confermatoci dal suo capogruppo in Consiglio comunale, ha scelto di non utilizzare vicissitudini personali e familiari come ‘armi’ di battaglia politica. L’avesse fatto anche l’altra forza politica presente in Consiglio comunale, avrebbe certamente reso un servigio migliore alla verità, alla politica e a tutti i protagonisti di questa spiacevolissima vicenda. 

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