Cesa – “Il privato è politico” recitava uno degli slogan del ‘68 e mai è stato così vero come nel caso delle accuse di stalking nei confronti della moglie da parte del sindaco Pd di Cesa Enzo Guida. Quest’ultimo, come ha dichiarato in un comunicato, proprio per evitare strumentalizzazioni politiche, si è autosospeso dal Partito Democratico. C’è, però, anche un’altra versione. Guida si sarebbe autosospeso perché dal suo partito non sarebbe giunto nemmeno un attestato di solidarietà a seguito della nota vicenda.
Antonietta De Michele, segretario Dem di Cesa, si mostra titubante e imbarazzata quando le viene chiesto il suo parere. Non vuole rilasciare dichiarazioni che rimanda ai prossimi giorni, limitandosi ad affermare: “Al momento stiamo ragionando. La decisione del sindaco è scaturita da un confronto con la segreteria e il direttivo del partito”.
Qualcosa in più dichiara il presidente del Consiglio comunale di Cesa, Mimmo Mangiacapra: “Il sindaco ha fatto una scelta giusta per garantire il partito. È capitato tante volte che in casi di avvisi di garanzia gli esponenti politici si autosospendono in attesa di quelle che saranno le conclusioni della vicenda che è tutta privata”. “Si tratta – ha concluso Mangiacapra – di una decisione che è stata presa in sede di riunione dello stato maggiore cittadino del Pd”.
Partito Democratico i cui esponenti locali hanno ben ragione di essere in imbarazzo perché anche la nuova compagna del sindaco è un’esponente di spicco del partito, attualmente consigliera comunale, ma fino allo scorso anno ricopriva la carica di presidente del consiglio.
Sulla vicenda da registrare anche l’intervento del movimento “Cesa c’è” che, in una lunga nota, ha, tra l’altro, dichiarato: “Il confine tra privato e pubblico è molto sottile quando si tratta di soggetti con ruoli pubblici e responsabilità istituzionali, soprattutto se, per fatti privati, un intero paese ed il Comune (la casa di tutti i cittadini) occupano per giorni le prime pagine dei quotidiani, gli uffici dell’ente vengono perquisiti ed è disposto il sequestro di pc in uso al Comune. Siamo garantisti per convinzione e attenderemo il Riesame per chiedere o meno formalmente e pubblicamente le dimissioni del sindaco Guida. Fino ad allora, i nostri rappresentanti in Consiglio comunale non parteciperanno a riunioni”.
Intanto, il Pd accusa proprio l’opposizione di “Cesa c’è” leggi quidi voler strumentalizzare la vicenda per fini politici: