Mondragone, nuovo depuratore: conclusi accertamenti archeologici

di Redazione

Mondragone – Dopo oltre 50 giorni dall’effettuazione del primo scavo, martedì si sono conclusi definitivamente gli accertamenti archeologici inerenti la costruzione del depuratore di Mondragone, sia per l’area dove sorgerà l’impianto sia lungo le strade dove passeranno le condotte delle acque reflue e di quelle depurate.

“E’ stato un tour de force – commenta l’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Piazza – che ha visto coinvolti molti Enti che, a vario titolo, sono interessati all’esecuzione dell’opera. Il lavoro a livello locale è stato coordinato dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Virgilio Pacifico, in modo sinergico e fattivo con l’autorità di Bacino Liri-Garigliano-Volturno (nominato Alto Commissario per la costruzione del depuratore), la Soprintendenza Archeologica di Caserta e con l’Arcadis della Regione Campania”.

L’opera, del costo di circa 21 milioni e 500mila euro, fu finanziata nel lontano 2005 su interessamento dell’ex ministro Mario Landolfi, per giungere fino ai giorni nostri, quando la nuova amministrazione Pacifico, con il valido supporto del consigliere regionale Giovanni Zannini, ha dato un’immediata accelerata per disincrostare una situazione che rischiava, addirittura, di veder perso il finanziamento. Da oggi, dunque, si può guardare al futuro con maggiore serenità avendo dalla nostra la certezza che il recente sito individuato è idoneo a ospitare il nuovo depuratore.

“I prossimi mesi – conclude Piazza – saranno impegnati per la redazione del progetto esecutivo, della variante urbanistica al Piano regolatore generale di Mondragone e alla pubblicazione della gara di appalto. Il nuovo depuratore migliorerà ancora di più la qualità delle acque del nostro mare e costituirà il fiore all’occhiello del rilancio turistico del nostro territorio”.

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