“Per la prima volta, anche se Bossi ce lo rimprovera, la Lega sarà presente in tutta Italia perché ce lo chiedono gli italiani”. Lo ha detto Matteo Salvini intervistato dal direttore del Tgcom24, Paolo Liguori. “Da Nord a Sud chiedono lavoro e sicurezza, gli altri in campagna elettorale fanno promesse noi le cose le facciamo”. Facendo l’esempio della Lombardia, aggiunge: “Noi a i padri separati con figli diamo un assegno di 400 euro”.
“Sono pronto a fare il premier e il giorno dopo le elezioni guarderemo chi tra Forza Italia e la Lega ha avuto più voti e indicherà il nome”, dice ancora Salvini. “Ho in mente un’Italia che premia il merito e punisce le colpe”. “Non vedo l’ora che arrivi il 4 marzo. Penso che gli italiani andranno a votare e sceglieranno il Centrodestra, senza compromessi, senza governicchi. Dove c’è Renzi non ci sono io”, dice ancora Salvini.
“Il numero di clandestini che entrerà il primo anno del nostro governo è zero. Poi dovremo fare decine e decine di migliaia di espulsioni”, promette Salvini, parlando del tema immigrazione. “Blindare, punire ed espellere, è quanto dobbiamo fare per ripulire l’Italia”, sottolinea il leader della Lega. “L’islam di oggi è incompatibile con noi: o si evolve o è un pericolo”, dice Salvini che promette, con lui al governo, “uno stop ad ogni presenza regolare o abusiva in Italia”. Il leader della Lega promette anche decine di migliaia di espulsioni in caso di vittoria alle elezioni: “Con noi al primo anno ci saranno zero ingressi di clandestini”.
“Cina, Brasile, gli Usa mettono dazi. Anche l’unione europea lo fa: è una necessità”, spiega Salvini. “Ci sono settori come l’agricoltura, la pesca, la carta, la ceramica, l’acciaio, il tessile che rischiano di morire. Nei paesi da dove importiamo le merci sfruttano i bambini, ora vogliamo che i bambini vadano a scuola e non a esser sfruttati. I dazi servono a proteggere anche loro”, afferma il leader della Lega, che poi attacca il ministro Calenda: “Lui fa parte della cerchia che prende ordini da Bruxelles e le multinazionali, a me i servi non piacciono, sono un uomo libero. Nessuno mi può comprare. Difendere le aziende italiane è un dovere”.
Sul tetto al deficit: “Lo dico da papà: è come se ci imponessero di affamare i nostri figli perché abbiamo speso troppo. I francesi e i tedeschi non rispettano le regole, siamo gli unici fessi pur essendo i secondi a pagare lUe, voglio ridiscutere questi numeretti vengono prima gli interessi dei nostri figli rispetto a quello dei burocrati. Per me il tetto del 3% imposto da Bruxelles non esiste”.
Sulle candidature, in particolar modo quella di Umberto Bossi, Salvini ricorda: “Me ne ha dette di tutti i colori negli ultimi tempi, ma anche se ora abbiamo idee diverse, resta la gratitudine, il rispetto e la riconoscenza per chi mi ha fatto appassionare alla politica”. “Politica che, per me, si fa anche con il cuore”. “In generale sono contento delle candidature della Lega – prosegue – ho fatto scelte partendo dai territori, scegliendo oltre 100 sindaci”.